Nel cospetto del World Wide Food – questo enorme mercato globale che avrà sempre di più ghiotte opportunità nei riguardi delle eccellenze agro-alimentari nostrane, Milano si presenta, dopo design e moda, come possibile capitale mondiale del cibo (ne abbiamo già parlato). In nome di uno spirito neo-rinascimentale Famelici si fa promotore di un passo concreto per costruire un’ importante connessione tra Milano e Bologna nel settore eno-gastronomico. É una proposta visionaria in questa Italia così divisa e litigiosa? Forse, ma è una strada comunque percorribile. Lanciamo la sfida: Milano e Bologna unica grande metropoli con una mission in comune: legare il cibo al mondo della cultura e dei valori.
Il Rinascimento Italiano era policentrico
La storia insegna: il Rinascimento Italiano è fiorito in molte città che, sia singolarmente che unite, hanno dato vita a un miracolo territoriale tanto straordinario quanto policentrico: oltre a Milano furono coinvolte decine di città tra le quali: Firenze, Ferrara, Urbino, Mantova, Napoli, Roma, Palermo, Padova, Urbino e Venezia….la disseminazione è stato uno dei driver del miracolo rinascimentale.
Milano e Bologna con il cibo al centro: prosegue l’esperienza di Expo 2015
Aprirà nel 2017 a Bologna la Fabbrica Italiana Contadina: 80.000 mq per vivere le eccellenze agroalimentari e la cultura eno-gastronomica italiana. A dieci anni dalla nascita di Eataly, nella seconda metà di quest’anno, aprirà a Bologna FICO Eataly World, il parco dell’agroalimentare che racchiuderà in un luogo unico la biodiversità del cibo italiano, dal campo fino alla forchetta.
FICO (acronimo di Fabbrica Italiana Contadina) sarà un luogo vero e unico al mondo, dove si coltiva e si produce, dove conoscere e vivere le filiere delle eccellenze enogastronomiche italiane. Su una superficie di 80.000 mq stanno sorgendo 40 fabbriche che realizzeranno quotidianamente dal vivo i più importanti prodotti d’eccellenza italiani mentre all’interno sorgeranno un ettaro e mezzo di campi e allevamenti con le principali coltivazioni dell’agricoltura italiana. Saranno aperti 25 ristoranti tra tematici, stellati, osterie territoriali e chioschi di street food. Per finire ricordiamo i 9.000 mq di mercato e botteghe percorribili con shopping bike a tre ruote.
“Milano Food City” in maggio e “F.I.C.O.” in ottobre 2017
Concludendo:”Milano capitale del food” ci trova entusiasti, ma vorremmo che questo modello fosse ‘disseminato’ sulla scia dello stile rinascimentale. Per iniziare, dunque, maggior connessione riguardo il settore eno-gastronomico tra Milano e Bologna in vista di un doppio appuntamento: “Milano Food City” in maggio e l’apertura di “F.I.C.O.” prevista nella seconda metà del 2017.
In tempi di divisioni e di costruzione di muri, solo il riunirsi intorno alla “tavola” sembra avere il potere di mettere tutti d’accordo, soprattutto quando la qualità del cibo è elevata. Quindi bella l’idea di di far “rinascere” la cultura attraverso gemellaggi gastronomici tra città
La tavola è luogo di incontro, di scambio di idee, di contaminazioni. Può avere, anche laddove, ci sono tensioni la funzione di fare emergere i punti di scontro ma predispone al dialogo, al guardarsi dentro. Il cibo è cultura, è salute, è viaggio. Certo, come tutte le cose, può presentare un aspetto meno positivo: il cibo spazzatura, l’abuso di alcool…Ma noi scegliamo e portiamo avanti la sua valenza culturale e di dialogo. Noi crediamo che il cibo possa essere la vera”rete”italiana!