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“In cucina con lo chef”: Riccardo Agostini

Riccardo Agostini ha sempre avuto le idee chiare: fin da piccolo voleva fare lo chef. Nasce e cresce a Pennabilli, bel borgo tra la Romagna e le Marche. Ama la sua terra, ma sa che, conclusi gli studi, deve “farsi le ossa” in altri luoghi. Matura esperienze in Riviera, affianca Luigi Sartini alla Taverna Righi di San Marino, poi incontra Gianfranco Vissani. É la scoperta della cucina regionale.“In Cucina con lo Chef”: Riccardo Agostini Oggi è tornato a Pennabilli, dove con la moglie Claudia, gestisce Il Piastrino. La sua cucina è assai originale, una perfetta sintesi dellesue precedenti esperienze. La sua è una storia segnata dalla passione, che non conosce la tragica espressione “vorrei ma non posso”, ma solo entusiasmo e coraggio, come dimostra la sua intervista. Noi lo abbiamo incontrato ad una cena organizzata presso la Scuola de “La Cucina Italiana” in occasione dell’appuntamento di aprile de “In Cucina con lo Chef” il progetto nato dalla collaborazione tra la Scuola de La Cucina Italiana e CHIC per raccontare la cucina regionale e i prodotti tipici del nostro paese.

L’intervista a Riccardo Agostini

Perché hai scelto “Il Piastrino” come nome per il tuo ristorante?

“É il nome che è stato attribuito dagli abitanti del paese a questo casolare e noi lo abbiamo mantenuto”.

Come definisci la tua cucina?

“ Tradizione contemporanea”.

Ci descrivi la tua giornata tipo?

“Sveglia alle 7, poi le mansioni di bravo padre, colazione, ortolano, macelleria, acquisti vari, e poi alle 9 in cucina con il mio staff”.

Perché venire a Pennabilli?

“É il mio paese di origine, trovo che sia molto stimolante, conquistare e invogliare le persone a viaggiare per raggiungerti”.“In Cucina con lo Chef” : Riccardo Agostini

La tua cucina è legata al territorio?

“É legata principalmente hai prodotti che produce che io mi permetto di trasformare nelle mie ricette”.

Quale è il tuo piatto che meglio identifica il territorio?

“Le paste fresche, i cappelletti e i passatelli”.

Quali sono i tuoi chef di riferimento?

“Ovviamente la mia formazione mi indirizza verso Gianfranco Vissani poi ci sono tanti chef soprattutto giovani che stanno cambiando il mondo della ristorazione”.

Esiste un rapporto tra cucina e arti figurative?

“La creazione di un piatto nasce sotto forma di pensiero artistico che poi prende forma sulla nostra tavolozza che è il piatto”.

Quali consigli dai ad un giovane che vuole iniziare l’attività di ristoratore?

“Di non illudersi che sia facile arrivare alla notorietà ed al poter esprimere il proprio concetto di cucina”.

Quale città o regione reputi impossibile non visitare per aumentare la propria cultura enogastronomica?

“Il mondo è una fonte continua di stimoli: dalle più grandi cucine Italiane e Francese fino al Sud America e l’Asia”.

Che cosa porteresti su un’isola deserta?

“Il fuoco ed un coltello”.

Il tuo prossimo progetto?

“É un progetto che sta prendendo forma passo dopo passo:rendere la cucina d’ autore accessibile, incentivare le persone a frequentare ristoranti blasonati senza paura”.
Il Piastrino
Via Parco Begni, 5
località Val Marecchia
Pennabilli (RN)
T. +39.0541.928106
info@piastrino.it

Per i prossimi appuntamenti presso la Scuola de La Cucina Italiana:
http://scuola.lacucinaitaliana.it/eventi-e-cene/

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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