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Donne ed enogastronomia: c’è ancora bisogno di legittimazione?

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Donne ed enogastronomia: il genere femminile ha ancora bisogno di legittimazione? Una donna è considerata un’eccezione se emerge per le sue capacità culinarie? Una chef o una imprenditrice del food viene ancora guardata con meraviglia per il fatto di ricoprire un ruolo da molti considerato maschile? Domande attuali? Pare strano, ma sembra di sì. Eppure da tempo le donne hanno cominciato a scalare quelle classifiche che decretano i migliori chef e ad occupare ruoli importanti in diverse associazioni. Tutto ciò sembra non bastare. Il successo che comincia a baciarle, non è ancora  sostenuto dal riconoscimento economico. Un dibattito da proporre per la Festa delle Donne e da portare avanti con impegno.

Le donne del  vino…non sono tutte rose!

Se analizziamo il mondo dell’enologia, scopriamo che le donne del vino, spesso laureate e madri, guadagnano meno degli uomini e sono ancora alle prese con il sessismo. É l’amara fotografia che ci regala un’indagine del 2016 promossa dall’Associazione nazionale Le Donne del Vino. Sorpresi? La situazione non cambia nel mondo della ristorazione, dove le ristoratici sono meno scolarizzate  e più ageè. Va peggio per le sommelier e per chi lavora nelle enoteche. Avviene quello che accade in tanti altri settori: si esaltano le capacità creative, organizzative e culturali delle donne, ma poi le si paga meno degli uomini. Sorge un sospetto: e se fossero le donne ad auto-delegittimarsi?

Donne ed enogastronomia tra grandi eccellenze e storie poco note

Fin da piccole ci hanno abituato a pensare che i banchieri, i politici, gli scienziati, gli intellettuali sono uomini. Unica concessione: dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna, che accetta di vivere di luce riflessa. Le donne di successo possono essere al massimo soubrette, attrici, spesso con vite spezzate da uomini che non ne ricambiano l’amore. Un esempio per tutti? Marilyn Monroe. Abbattere uno stereotipo non è semplice. Eppure oggi ci sono figure di riferimento che hanno dimostrato la possibilità per le donne di emergere in settori giudicati maschili: Rita Levi  Montalcini, Frida Khalo, Elena Cattaneo, Fabiola Giannotti, Elena Ferrante, Michelle Obama, Margherita Hack, Franca Sozzani, Emma Bonino. Donne testarde, caparbie, che hanno combattuto per emergere e conquistare il proprio posto nell’Olimpo degli uomini. E nel mondo dell’enogastronomia? Perché le donne fanno ancora fatica ad emergere?

Come abbattere vecchi stereotipi?

Partire dalla scuola dove si insegna ancora alle bambine la modestia. La rivista Science ha di recente pubblicato uno studio secondo il quale gli stereotipi di genere  influenzano le scelte future. Forse per arrivare ad un reale cambiamento, che superi le mortificanti quote rosa, bisogna ricordare la necessità di permettere a ciascuno, al di là del genere, di scegliere liberamente il proprio futuro. E allora abbandoniamo quella forma di educazione che rafforza nelle bambine la convinzione che nella vita è meglio volare basse.

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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