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Cremoso al mandarino tardivo di Ciaculli. 2 motivi per farlo!

Una ricetta dello chef Andrea Mantovanelli che esalta il gusto e i profumi del mandarino

Una ricetta dolce che ha tra gli ingredienti principali il mandarino, un frutto che viene dall’Oriente e che deve il nome dal colore dell’ abito indossato dai funzionari dell’Impero Cinese

 È la stagione dei mandarini. Sono ovunque sugli scaffali dei supermercati e sulle bancarelle dei mercati. Perché non utilizzarlo per realizzare un dolce?

Il cremoso al mandarino tardivo di Ciaculli è una ricetta dello chef Andrea Mantovanelli.  “Alchimista” sia del mondo vegetale che animale, amante delle erbe spontanee e del pesce di lago e della carne di maiale, Andrea Mantovanelli nei suoi menu a Villa Caratti, sulle rive del lago di Garda, propone 3 ambienti naturali: il Torrente, il Prato e il Bosco.

Il cremoso al mandarino tardivo di Ciaculli è una ricetta da proporre anche a conclusione del pranzo di Natale o durante il cenone di Capodanno. Perchè farlo? Perché è buono e fa bene!

Le proprietà dei mandarini, protagonisti del cremoso al mandarino tardivo di Ciaculli

Come tutti gli agrumi, sono ricchi di vitamina C, ma anche di fibre e minerali. Attenzione, però, perché contengono zuccheri. Per consumare anche altra frutta e verdura, è meglio non mangiarne più di tre.

Il sito di Mauro Minelli ci dice come è composto un mandarino privato dalla buccia di circa 100 grammi:

  • acqua: 81,4 grammi
  • proteine: 0,9 grammi
  • lipidi: 0,3 grammi
  • zuccheri solubili:17,6 grammi
  • fibre: 1,7 g (0,67 grammi di fibra solubile – 1,03 grammi di fibra insolubile)

Ed ecco i suoi micronutrienti:

  • vitamina C: 42 milligrammi
  • niacina: 0,3 milligrammi
  • tiamina: 0,08 milligrammi
  • riboflavina: 0,07 milligrammi
  • vitamina A (retinolo equivalente): 18 microgrammi
  • potassio: 210 milligrammi
  • calcio: 32 milligrammi
  • fosforo: 19 milligrammi
  • sodio: 1 milligrammi
  • ferro: 0,3 milligrammi

Le differenze tra mandarini e clementine

  • Semi: le clementine non hanno semi.
  • Gusto: i mandarini hanno un gusto, più aromatico. Le clementine, al contrario, sono caratterizzate da un gusto più dolce, meno aspro.
  • Valori nutrizionali: le clementine hanno più vitamina C e sono leggermente meno caloriche rispetto ai mandarini.

Ricetta dolce: cremoso al mandarino tardivo di Ciaculli, cuore di burrata di Andria alla verbena e olio Trefort

cremoso al mandarino

Ingredienti

  • succo di mandarino 200 g
  • zucchero  65 g
  • tuorli uova 140 g
  • gelatina 5 g
  • cioccolato avorio 300 g
  • panna 300 g
  • burrata di Andria  200 g
  • olio Trefort  200 g
  • foglie verbena tritata 5
  • cucchiaio di amido modificato di mais 1
  • zucchero  30 g
  • bacca vaniglia Thaiti 1/2

Per la decorazione

  • colore arancio al burro di cacao
  • rametto di mandarino

Procedimento

  • Cuocere a 83°C il succo di limone, i tuorli e lo zucchero. Fuori dal fuoco unire la gelatina ammorbidita, versare sul cioccolato tritato e mixare per 2 minuti.
  • A 30°C alleggerire il composto con la panna. Frullare la burrata con l’olio e la verbena.
  • Aggiungere la vaniglia e la verbena tritata fine e per ultimo l’amido. Versare e congelare la crema di burrata in stampi a sfera diametro 1.5 cm.
  • Versare metà del cremoso in uno stampo a forma di mandarino. Farcire al centro con la pallina di burrata e riempire a livello con l’altra metà del cremoso.
  • Abbattere a meno 40 gradi e sformare.

Per la decorazione

Colorare con spray arancio al burro di cacao e servire a +4° gradi decorando con un vero rametto di mandarino.

Vino da abbinare al cremoso al mandarino tardivo di Ciaculli: un consiglio famelico

Abbinare il vino al cioccolato non è facile. I sapori, i profumi di vino e cioccolato non devono prevalere l’uno sull’altro. Bisogna saper giocare in modo che il match si concluda con l’esaltazione dell’eleganza. Un equilibrio che in fondo esalta il lavoro dell’uomo e la forza della natura. Un modo per ricordarci che cibo è cultura.

E noi che amiamo la provocazione vi stupiamo con un abbinamento non classico: un vino rosso, un vino dalla forte personalità. Quale? L’amarone.

Amarone della Valpolicella  Classico DOCGC 2018

L’ Amarone della Valpolicella  Classico DOCGC 2018, di colore rosso rubino carico con sfumature granate, è un vino davvero elegante, equilibrato, ampio, con una grande valorizzazione della parte acida.

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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