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Che cosa mangiare quando fa caldo: alcuni suggerimenti

Che cosa mangiare quando fa caldo per aiutare il corpo a tollerare il calore

In quella che potrebbe essere l’estate più calda mai registrata nell’emisfero settentrionale, che cosa mangiare quando fa caldo per aiutare il corpo a tollerare il calore?

Ormai siamo tutti consapevoli che il cambiamento delle temperature globali rende la comprensione del legame tra cibo e metabolismo sempre più critica.

Come fare fronte all’innalzamento delle temperature? Che cosa mangiare quando fa caldo per aiutare il nostro corpo a sopportare il gran caldo? I nutrizionisti ci suggeriscono di scegliere alimenti che aiutino a raffreddare il corpo e di costruire menu con alimenti senza cottura. L’importante è poi rimanere idratati, privilegiando bevande fresche e frutta.

Cibo e cultura: come abbassare la temperatura corporea

Diventa importante lo studio delle diete dei paesi che tradizionalmente conoscono climi torridi. In questi paesi, per quanto ci possa sembrare strano, sono presenti diversi piatti piccanti. Nel sud-est asiatico si usa in abbondanza curry, peperonio, così come nei paesi sudamericani il peperoncino.

Secondo alcuni studi quando si mangia un piatto piccante la temperatura corporea aumenta, il cuore batte più velocemente, il respiro è un po’ più affannoso, si accelera l’azione metabolica dell’organismo e il corpo può sentirsi come se fosse in fiamme. La sudorazione aumenta come risposta all’innalzamento della temperatura corporea. Il nostro corpo adotta questa strategia per raffreddarsi. L’umidità fa evaporare il sudore e raffredda la pelle nel tentativo di abbassare la temperatura interna. Mangiare cibi piccanti avvia proprio questo processo. La cultura culinaria dei posti caldi aiuta, dunque, a sopportare il caldo. Il calore percepito nell’immediato, aiuta, in realtà, ad abbassare la temperatura del corpo.

In tutto ciò gioca un ruolo fondamentale una proteina chiamata TRPV1, che agisce come recettore per gli agenti attivi nei cibi piccanti in particolare sulla lingua e sulla parte anteriore della bocca. Gli agenti speziati attivano i recettori che inviano segnali al cervello per rilasciare noradrenalina, un neurotrasmettitore responsabile di una risposta di lotta o fuga. Quando viene attivata questa risposta di allerta, il corpo rilascia calore innescando i sudori.

Molti sono i cibi e le spezie che attivano la proteina TRPV1. Oltre ai peperoncini piccanti, anche i peperoni dolci e il pepe nero. Non ti piace il piccante? Opta per l’aglio che, attraverso una sostanza chimica chiamata solfuro di diallile, produce l’effetto di attivare la noradrenalina e generare sudore. Lo zenzero è un altro alimento che causa lo stesso effetto di sudorazione e raffreddamento.

Oltre ai cibi piccanti, cosa mangiare quando fa caldo

Ci sono anche altri alimenti che sembrano funzionare sulla proteina TRPV1. Gli studi sono ancora agli inizi ma sembra che uno di questi sia l’ananas grazie ad un enzima chiamato bromelina che rallenta la digestione, riducendo la quantità di energia e, quindi, di calore. Se poi studiamo le diete dei paesi caldi scopriamo che in Messico le persone condiscono la frutta con tajin, un mix di peperoncini secchi, succo di lime e sale. Un altro condimento popolare è il “Chutney” a base di frutta in salamoia e peperoncini. In India la bevanda più in voga è il nimbu pani, un mix di succo di limone o lime, sale e zucchero che non solo raffredda ma sostituisce gli elettroliti persi quando il corpo è surriscaldato.

Alcuni studi rivelano che la cannella può abbassare la temperatura dello stomaco diminuendo la quantità di acido ed enzimi secreti dalle cellule, che possono raffreddare il corpo fino a due gradi.

Calorie e raffreddamento del corpo

Un modo per diminuire la sensazione di calore è ridurre le calorie giornaliere, che generano energia e calore. Ridurre l’apporto calorico giornaliero del 23% può abbassare la temperatura corporea di un po’ meno di mezzo grado Celsius. Non è tanto, ma se combinato con altre strategie, aiuta a prevenire il colpo di calore e i problemi ad esso legati. Alcuni consigliano il digiuno intermittente. Quando mangiamo, produciamo insulina per aiutare ad abbattere le calorie o immagazzinarle come grasso. Durante il digiuno, il corpo inizia a scavare in quei depositi di grasso per procurarsi energia, in un modo che genera meno calore rispetto al processo di creazione dell’insulina.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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