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Che cosa è il Banh-mi, il sandwich vietnamita ancora sconosciuto in Italia ma star in tutto il mondo?

I francesi sono stati dei grandi colonizzatori e, quando occupavano, un paese portavano la loro cultura. Anche quella enogastronomica. D’altra parte cibo è cultura! Alla fine dell’ 800 occuparono il Vietnam, portando con sé la tradizionale baguette. I vietnamiti contaminarono la loro tradizione gastronomica con quella degli occupanti, creando un panino davvero originale. Ed ecco il Banh-mi. Ma che cosa è il Banh-mi? Una rivisitazione della baguette servita come un sandwich. I vietnamiti  riempirono la baguette, ovviamente rivista, con carne di maiale, spesso pancetta cotta al forno, carote marinate, coriandolo, sardine, salame vietnamita, pollo e molti altri ingredienti che il più delle volte variavano a seconda della stagione. Si diffuse rapidamente e con successo come cibo da strada, quello che oggi noi chiamiamo street food.

Che cosa è il Banh-mi

Dal francese “pan de mie”, ovvero pane con mollica, ha dimensioni inferiori rispetto alla baguette, è fatto di farina di frumento e di farina di riso. Presenta una crosta croccante e più sottile rispetto al pane francese, ha una mollica soffice. Quando vide la luce, era farcito con ingredienti amati dai francesi come il paté, il burro o la maionese. Poi lentamente, ma inesorabilmente, è stato “conquistato” dalla popolazione locale che lo ha declinato in base ai propri gusti. Gli ingredienti asiatici, come il daikon marinato in aceto di riso, hanno soppiantato l’europea maionese o il burro. A dimostrazione che spesso le proposte gastronomiche che superano le frontiere nascono da contaminazioni culturali, il banh-mi si è diffuso, con successo, in tutto il mondo.

In Italia è ancora poco diffuso, sono veramente pochi i locali che lo propongono, ma in Francia e negli Stati Uniti, dove sono nate addirittura delle catene, spopola. Si è conquistato la fama del miglior panino che si possa mangiare al mondo. A Milano l’ha fatto conoscere lo chef Eugenio Roncoroni, il primo chef che ha creduto nell’hamburger gourmet. Scommettiamo che tra poco conquisterà anche il palato degli italiani?

 

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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