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Carne vegetale, salsiccia di verdure: il governo francese vuole proibire questi termini. E in Italia?

Il governo francese vuole vietare l’uso di termini relativi alla carne per i prodotti vegetali.

Ma oggi sappiamo che cos’è la carne? Carne vegetale, fake meat, ecco i nomi di alcune proposte green. In Italia un decreto votato in Parlamento vieterà di usare termini come carne, salsiccia o burger per definirli. Per le aziende nazionali le sanzioni vanno da 10 a 60 mila euro.

Che confusione! Coltivata, vegetale, sintetica: gli aggettivi che si associano oggi alla carne segnalano diversi modi di consumo e di approccio culturale

Carne vegetale? Il futuro sembra premiarla

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La Boston Consulting Group, una società di consulenza internazionale, stima che le proteine alternative sono destinate a diventare l’11 per cento del consumo di proteine entro il 2035, con un fatturato mondiale di 290 miliardi di dollari.

Occorre poi chiedersi quanto inciderà sul mercato della carne la proposta della carne sintetica, ottenuta da colture cellulari e proibita in Italia. Il mercato della carne sintetica non sarà bloccato dalle decisioni italiane, che potrebbero essere dichiarate illeggittime dall’Unione Europea.

Carne vegetale, salsiccia di verdure: il governo francese vuole proibire questi termini

Come riportato dal giornale francese Le Parisien, il governo d’oltralpe intende presentare in Parlamento un decreto per vietare l’uso di termini quali carne vegetale, salsccia di verdure.…Perchè? Semplice, inducono il consumatore in inganno. Insomma, creano confusione. Dunque stop a termini come “bistecca” o “carne” per designare prodotti proteici a base vegetale.

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Carne vegetale è un termine corretto?

Un dibattito aperto soprattutto per la paura di molti allevatori che temono la concorrenza della carne vegetale che sembra conquistare il mercato globale

In realtà la misura che si vuole adottare non è nuova. Già nel giugno 2022 era stato pubblicato un primo decreto che proibiva l’utilizzo di termini considerati fuorvianti. Il procedimento era poi stato sospeso per problemi di costituzionalità relativi alla legislazione europea sull’etichettatura. Il nuovo testo ha recepito le osservazioni del Consiglio di Stato.

Come riportato da Le Parisienne: “In particolare, il nuovo decreto ha aggiunto due elenchi che specificano i termini da riservare ai prodotti animali o contenenti pochissime proteine vegetali, come il falso filetto, la cotoletta, l’andouille o il chorizo”. Molti si chiedono come reagirà Bruxelles. La Francia difende la sua scelta in nome della trasparenza e del rispetto del consumatore.

Inutile dirvi che le associazioni che raccolgono gli industriali del settore delle proteine vegetali non sono affatto contente. Si erano già opposte al primo decreto e ora ribadiscono come il nuovo non sia in linea con il regolamento europeo sull’etichettatura.

Si ricorda che il termina bistecca a base vegetale è un’espressione ormai entrata nell’uso comune. Dunque, non ci sarebbe pericolo di trarre in inganno il consumatore. Alle proteste degli industriali si aggiungono anche quelle degli animalisti.

La carne sintetica, di cui tanti parlano ma pochi sanno cos’è

carne sintetica: il futuro green

Su questo prodotto circolano molte fake news. Molti ne parlano, ma pochi sanno cos’è. La carne sintetica – in realtà sarebbe più corretto parlare di carne coltivata –  è prodotta da una cellula staminale prelevata da un animale o da carne fresca e poi coltivata in laboratorio con fattori naturali di nutrimento. Non è vegetale, ma animale.

Riflessioni fameliche in libertà senza risposte

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Il meat sounding è un tema assai dibattuto anche in Italia.Si può chiamare carne ciò che non lo è? Si può, ad esempio, chiamare bresaola vegana, un prodotto realizzato con marchio di certificazione e che rappresenta la cultura di un territorio? Perché chiamare un prodotto con un nome che richiama un prodotto diversissimo? Sorge il sospetto che sia tutto una questione di marketing.

Carne e sostenibilità

Non possiamo però fingere che non ci siano problemi di sostenibilità del Pianeta. I prodotti alternativi alle fonti animali possono rispondere al problema legato alla sostenibilità degli allevamenti intensivi e della pesca. Secondo un rapporto del Boston Consulting aumentare la quota di proteine alternative dall’attuale 2 per cento all’8 per cento entro il 2030 sarebbe una boccata d’aria per il nostro Pianeta.

Carne e salute

Inutile ricordare la raccomandazione di medici e di nutrizionisti di non eccedere nel consumo della carne per evitare l’insorgere di malattie come diabete, infiammazioni, cancro o problemi cardiocircolatori. Ma la carne veg è sempre salubre? La maggior parte della carne a base vegetale è classificata tra gli alimenti ultra-processati.

Domande difficili che impongono una seria riflessione e non risposte che assomigliano molto a slogan politici con l’unico scopo di procrastinare un dibattito serio.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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