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Angostura, un must per cocktail freschi ed estivi

Conosci la storia dell’angostura? Eppure la si usa per preparare diversi cocktail

Nonostante utilizzata per preparare molti cocktail, ad oggi la storia dell’Angostura è avvolta nel mistero. Scoprila con noi.

Se ti piacciono i cocktail non puoi non conoscere l’angostura aromatic bitter. Prodotta dal XIX secolo, è una preziosa alleata del barman tanto quanto l’olio per uno chef  che voglia proporre la cucina mediterranea. Senza di lei scordatevi Old fashioned, Whisky Sour, Moijto cubano, Manhattan, Pink Gin o Pisco Sour….ma tanti, anzi tantissimi altri cocktail!

Dove è prodotta 

Oggi l’angostura, chiamata semplicemente bitter, è prodotta nell’isola di Trinidad e Tobago, nei Caraibi. Hotel, bar, supermercati, ristoranti la propongono come un gioiello nazionale. La cucina caraibica la utilizza dappertutto: dai prodotti da forno ai piatti della tradizione fino alla cucina gourmet. Qui anche nelle comunità religiose che si astengono dall’alcol– tra cui musulmani, indù e cristiani avventisti del settimo giorno – di solito c’è una bottiglia di amari nell’armadio per uso medicinale, in particolare per disturbi intestinali.

La sua storia

D’altra parte l’angostura, come molti liquori, nasce in ambito medico. Il chirurgo e ufficiale di origine prussiana dell’esercito tedesco Johann Gottlieb Benjamin Siegert, che prestava servizio sotto Simon Bolivar, mentre era di stanza in Venezuela nella città di Angostura -ora Ciudad Bolivar – creò l’Angostura Bitter per risolvere i problemi intestinali e la spossatezza dei soldati. Era il 1824 e da allora, visto il suo successo, questo amaro è sempre stato prodotto, conservando il segreto della sua ricetta, dando vita a uno dei misteri culinari più longevi del mondo.

Gli ingredienti segreti e il suo uso (anche in cucina)

Pochissimi conoscono la vera ricetta, sembra solo cinque persone, di cui uno è la regina Elisabetta. Circola la leggenda che i cinque prescelti abbiano ciascuno una sola parte della ricetta. Si conoscono solo alcuni ingredienti. Si sa che il Bitter si ottiene con l’infusione della corteccia di una pianta, la Cusparia Febbrifuga, alla quale sono aggiunti chiodi di garofano, radice di genziana, cardamomo, essenza di arance amare e china. La base alcolica si avvicina al 50%. La fortuna dell’amaro è stata determinata anche dalla sua bottiglia di piccole dimensioni, ma con un’etichetta oversize. Fu un errore tipografico, ma la bottiglia raccolse così tanti consensi che si decise di non correggere la svista del tipografo.

La storia dell’Angostura è ben narrata dall’House of Angostura a Tobago, la cui visita si conclude con una degustazione di cocktail locali, il cui protagonista è naturalmente l’Angostura Bitter. L’angostura può essere utilizzata anche in cucina per aromatizzare salse, gelato o torte. A Tobago la si usa in moltissimi piatti. Così, ad esempio, il pesce è condito con sale, succo di lime e amari angostura.

La storia che vi abbiamo raccontato è naturalmente una leggenda. L’Angostura Bitter è frutto del lavoro di un gruppo di chimici. Naturalmente nessuno vuole distruggere la leggenda e così non sapremo mai gli ingredienti di questo amaro misterioso. Quello che molti dicono essere una verità è che, tra le tante proprietà dell’Angostura, c’è quella di essere un ottimo repellente per le zanzare!

Nel passato Angostura Bitter invase il mondo in piccole botti di legno che i capitani delle navi compravano direttamente dal medico prussiano Seigert. Successivamente, a metà del XIX secolo, i figli di Seigert, Don Carlos, Luis e Alfredo, si trasferirono  a Trinidad, dove crearono un’azienda. Alla fine dell’800 l’amaro era già popolare in Inghilterra, negli USA. Era venduto alle case reali di Prussia, Spagna e Inghilterra. Ogni imitazione non ebbe successo e il brevetto voluto dai fratelli Seigert proteggeva l’originale da ogni tentativo di fare concorrenza alla sua produzione.

Era una bevanda apprezzata dalle classi sociali più alte e questo spiega perché divenne uno degli ingredienti principali di numerosi cocktail, come il Manhattan. Durante il proibizionismo, non mancava chi tentava di eludere la legge facendolo passare come un medicinale.

Angostura e il Trinidad Sour

Uno dei cocktail più apprezzati in USA fatto con l’Angostura è il Trinidad Sour, un cocktail  a base di Angostura Bitters, orzata, succo di limone e Rye whisky creato nel 2009 per una competizione di bartending dal barista del Clover Club di Brooklyn Giuseppe Gonzalez. Il misterioso fascino di questa bevanda è la schiuma che si forma in superficie.

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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