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A Roma Off Club: progetto gastronomico visionario d’ispirazione giapponese

Cucina tradizionale? Cucina etnica? La nuova tendenza è contaminare, mescolare con garbo tradizioni diverse per offrire un’esperienza unica.

A Roma Off Club: un palcoscenico elegante dall’impronta asiatica e mitteleuropea

Oggi che gli chef sono diventate vere star, le cui vite sono più seguite di quelle di attori e calciatori, la cui opinione ha più importanza di quella di intellettuali e politici, anche il ristorante deve cambiare pelle.

Chi va al ristorante non si accontenta più di mangiare buoni piatti, vuole essere calato in atmosfere che gli facciano vivere una vera esperienza da condividere con gli amici. La costruzione di uno storytelling, di una narrazione che non abbia mai fine è essenziale.

Noi abbiamo trovato un locale che interpreta il futuro gastronomico. Nel cuore di Casalbertone, quartiere popolare di Roma, abbiamo scoperto un supperclub assai elegante. Parliamo dell’Off Club, progettato dall’architetto Antonino Cardillo, consulente della rivista Wallpaper*, diventato in poco tempo the place to be romano per gli amanti della cucina asiatica gourmet. Colori tenui, pareti color oro, soffitto d’ oro grezzo e smalto nero lucido, paraventi giapponesi, luci soffuse, richiamano le atmosfere del cinema di Kubrick e De Palma, le atmosfere di Grand Theft Auto, il distretto art decò di Miami, le illusioni ottiche di Escher e le iconostasi delle chiese bizantine.

La cucina…la vera sorpresa

La cucina di Off, firmata dagli chef Adriano Magnoli e dalla pastry-chef Antonella Mascolo (attualmente chef del ristorante Verve), reinterpreta in chiave gourmet i piatti tipici della cucina mediterranea e nipponica, puntando a valorizzare la stagionalità dei prodotti e delle materie prime. Predominante l’attaccamento alla tradizione romana che connota molti dei piatti, come i pan bao, morbidi panini asiatici cotti al vapore con ripieno di coda alla vaccinara e sedano croccante o con il classico stracotto romano al pomodoro.

Ad accogliere l’ospite oltre le due immense colonne il galante direttore di sala Patrizio Boschetto, mixology expert di fama internazionale che miscela incredibili cocktail di ispirazione nipponica, realizzati con sciroppi e infusi home made a base di riso, yuzu, sake e nikka vodka.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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