Ingiustamente considerata una “città vecchia” cristallizzata nel suo passato asburgico, Vienna è una città che unisce passato e presente gettando uno sguardo al futuro
Vienna è la città della musica. Non del sound o del ritmo, ma delle sinfonie. Vienna è la musica. La senti nei teatri come nelle metropolitane. Stiamo parlando della città cresciuta sulle note di Gluck, Beethoven, Brahms, Mozart, Haydn, Bruckner e Mahler. Vicina al’Italia, set di tanti film, è una città che può essere visitata più volte per la ricchezza di luoghi anche insoliti da visitare.
Vienna città della musica e non solo
Qui si trova la casa di Beethoven, che vi si trasferì nel 1792, dove compose la Quarta, la Quinta e la Settima sinfonia. La casa si trova ancora al numero 8 di Mölker Bastei. Invece a Heiligenstadt, al numero 6 di Probusgasse, nel 19° distretto, c’è un museo dedicato al compositore ricavato nell’appartamento dove soggiornò mentre frequentava le vicine sorgenti termali con la speranza di scongiurare la sordità. Qui compose la Terza detta Eroica.
Delle 12 case di Mozart se ne è conservata una. Si trova al 5 di Domgasse, vicino alla Cattedrale di Santo Stefano. il compositore vi visse dal 1784 al 1787, scisse qui le Nozze di Figaro e organizzò anche concerti con Haydn
Non solo musica: perdersi al mercato di per poi visitare il Palazzo della Secessione
Il più amato dai viennesi rimane un mercatino delle pulci al Naschmarkt, dove si trovano interessanti oggetti di antiquariato. Circondato da edifici con belle facciate, si va alla caccia di vecchi vinili, libri rari, suppellettili del secolo scorso, piatti, comics,medaglie, gioielli, cartoline, tessuti, giocattoli, macchine fotografiche e piccoli mobili.
Si svolge dall’estate del 1977, quando le prime bancarelle si installarono nel grande parcheggio accanto al mercato Naschmarkt. Prima si trovava in piazza Am Hof, ma quell’area divenne ben presto troppo piccola e fu trasferito vicino al fiume Wien, tra il 4° e il 5° distretto di Vienna. Servito dalla linea U4 della metropolitana Kettenbrückengasse, si svolge ogni sabato dalle 6:30 alle 18:00, anche in caso di maltempo.
Palazzo della Secessione, testimonianza delle avanguardie viennesi di primo 900
Tra l’altro il mercato, dove è possibile anche mangiare piatti di pesce fresco cucinate dalle pescherie o sorbirsi un borsch caldo e sentire venditori urlare in tutte le lingue, è vicino al palazzo della Secessione, disegnato nel 1897 dall’architetto Joseph Maria Olbrich come manifesto della Secessione, il cui motto era: “a ogni epoca la sua arte, all’arte la sua libertà”. I detrattori dell’opera architettonica la paragonarono ad un gabinetto pubblico. Qui dovevano essere accolte tutte quelle mostre rifiutate dall’arte ufficiale. La cupola è costruita con 3000 foglie di alloro in metallo dorato. Imperdibile il Fregio di Beethoven, un ciclo di immagini dipinte da Klimt, lungo 34 metri è alto 2 metri, disposto su 3 pareti. Nei pressi anche l’ Albertina Modern, a Karlsplatz dedicata a mostre temporanee di artisti contemporanei.
Il Duomo di Vienna, simbolo della città
Il Duomo di Santo Stefano è il simbolo di Vienna. Si trova proprio nel centro geometrico della città e stava a significare che la città era il centro dell’Impero Asburgico e che la religione cattolica era a sua volta il centro di Vienna e dell’Impero. La costruzione è iniziata nel XII° secolo e ha conosciuto diversi stili: lo stile Romanico (torri pagane), il Gotico (navata, guglie), il Rinascimentale (cupola) e il Barocco (parte degli interni). Nel 1945, dopo il bombardamento di Vienna con l’incendio del tetto e la caduta della campana Pummerin, è stato restaurato. Ciò che sorprende è il tetto maiolicato. Le 250.000 piastrelle colorate sono un tocco colorato. Le tegole rappresentano i tre stemmi dell’Austria, di Vienna e della dinastia asburgica. Si entra dal Portale dei Giganti, chiamato così perché durante i lavori di costruzione venne trovato un osso di mammut che i viennesi credevano di uno dei giganti annegati durante il Diluvio Universale.
Le due torri dei Pagani
Le due torri Dei Pagani alcuni ricordano che qui, prima del Duomo, c’erano templi pagani, per altri rammentano dei minareti musulmani. A destra della facciata si trova la torre Steffi on i suoi 136 metri di altezza. Se hai fiato e sei curioso puoi affrontare i 340 che ti portano alla piattaforma a 76 metri con panorama sui tetti di Vienna. La Torre nord, l’Adlerturm o Torre dell’Aquila, si trova sull’altro lato del Duomo ed è rimasta incompiuta fino a quando fu ricoperta con una cupola rinascimentale.
La campana più grande dell’Austria
Qui si può usare l’ascensore o per gli audaci affrontare i 343 scalini. Su questa torre la sorpresa è la Pummerin, la campana più grande dell’Austria costruita con i cannoni dei turchi sconfitti durante l’assedio di Vienna del 1683. All’interno è interessante il Pilgramkanzel, il pulpito in stile gotico-fammingo con ritratti i quattro padri della chiesa, dello scultore Anton Pilgram realizzato nel 1514.
L’opera più importante del Duomo
L’opera più importante del Duomo di Vienna è il cenotafio in marmo rosso dell’Imperatore Federico III, uno dei più significativi esempi di gotico olandese, purtroppo assai danneggiato dal bombardamento del 1945.
La curiosità che non tutti conoscono
Le curiosità del Duomo le trovi fuori dalla chiesa. A sinistra, attaccati al muro, ci sono due sbarre di ferro. Erano utilizzate come unità di misura delle stoffe vendute nel mercato della piazza per evitare imbrogli. A destra, c’è un’incisione nel muro coperta da una lastra di vetro: sono le cifre 05 e sono il ricordo del rifiuto degli austriaci nei confronti dell’occupazione nazista. O sta per O e 5 per la quinta lettera dell’alfabeto, la E. Unite formano OE, che rimanda alle prime lettere di Österreich (Austria) che i nazisti volevano cancellare.
La ruota panoramica del Prater
Riserva di caccia imperiale, dal XIX secolo quest’estesa zona verde ospita nella parte occidentale un gran parco divertimenti la cui attrazione principale è la Ruota Panoramica costruita nel 1896 dall’ingegnere Walter Basset. A molti piacciono le cabine dal perfetto stile “vintage”.
Belvedere e Klimt
Il Belvedere Inferiore e il Belvedere Superiore compongono questo il Belvedere, un tempo residenza estiva del principe Eugenio di Savoia. I due edifici sono separati da maestosi giardini costruiti su una collina dalla pendenza lieve. Il Belvedere ha una nuova sede dedicata all’arte contemporanea: Belvedere 21. Propone mostre di artisti contemporanei che propongono interessanti sperimentazioni utilizzando media visivi.
Il Belvedere Superiore ospita una collezione di dipinti del XIX e XX secolo, la più nota è quella di Gustav Klimt. “Il Bacio” è senza dubbio il pezzo forte della collezione dell’artista divenuto icona del periodo artistico della secessione austriaca.
Che cosa mangiare a Vienna
Imperdibile una sosta nelle pasticccierie viennesi. Non solo potrete degustare la famosa Sacher Torte, ma anche il punschkrapfen, gustoso cubetto rosa al rum,o i diversi dolci da forno decorati con semi di papavero. Un indirizzo per l’assaggio della Sacher Torte? Il Salon Sacher, più noto come Sacher Stube, dove la mangerete sotto un soffitto che vi lascerà a bocca aperta!
Una sosta nel vostro tour di Vienna meritano i café storici, dal Café Landtmann al Café Sperl fino al Café Schwarzenberg.
Impossibile lasciare Vienna senza aver assaggiato la schnitzel che deve presentarsi con una panatura arricciata, accompagnata da patate e una composta di frutti rossi. Da accompagnare ad un calice di vino austriaco. Meglio se prodotto sulle colline che circondano Vienna.
Altri piatti consigliati? Knodel di spinaci, o lo strudel di verdure, le zuppe di verdure e goulash.
7 cose inconsuete da vedere a Vienna (importanti suggestioni di arte cotemporanea)
- Nel quartiere di Landstrasse la Hundertwasser House, complesso di case popolari, progettate dal pittore contemporaneo Hundertwasser, che realizzò il suo ideale di edilizia ecologica. Costruiti in legno e mattoni, tra il 1983 e il 1985, presentano una forma asimmetrica, una facciata dipinta con colori vivaci e decorazioni di ceramica da recupero colorate. Ogni terrazza ha in giardino pensile.
- Andate alla centrale Schmerlingplatz, raggiungete il numero 11 e entrate all’interno del Palazzo di Giustizia. Costruito tra il 1875 e il 1881 in stile neo-rinascimentale presenta un monumentale salone d’ingresso. Potete liberamente accedere al tetto terrazzato dove si trova il Justizcafe e una magnifica vista dall’alto della capitale austriaca. L’ingresso è gratuito. É aperto da lunedì a venerdì dalle 7:00 alle 16:30.
- Imperdibile per chi ama l’architettura contemporanea è il nuovo campus universitario della Facoltà di Economia di Vienna. Da ammirare l’ingresso futuribile e l’ immaginifico Library & Learning Center progettato dallo studio Zaha Hadid Architecture di Amburgo.
- La visita all’abitazione di Sigmund Freud di via Berggasse 19 permette di conoscere meglio il padre della psicoanalisi, la cui personalità viene descritta attraverso diversi oggetti, tanti documenti, fotografie d’epoca e parte della mobilia che arredava la sala d’attesa e lo studio dello psicanalista.
- A Hietzing Padiglione di Otto Wagner, una stazione della metropolitana disegnata da Otto Wagner in stile Liberty. Unico all’esterno, sontuoso all’interno. L’architetto condusse dal 1894 al 1901 i lavori di costruzione della metropolitana considerata come un’opera d’arte. La sua idea era quella di realizzare una fermata riservata all’imperatore e alla sua corte. In realtà l’imperatore la usò solo due volte.
- Nel giardino dell’Ambasciata della Russia si trova la Chiesa ortodossa di Vienna, costruita tra il 1893 e il 1899. Terminata sotto il regno dello zar Nicola II, la Chiesa Superiore è dedicata a San Nicola di Myra, mentre la chiesa inferiore, iniziata sotto il regno di Alessandro III, è dedicata al granduca ortodossoAlexandre Nevsky. Sono custodite diverse reliquie.
- Passeggiare lungo il Danubio. Scegliete il Danaukanal, un braccio del fiume che attraversa il centro della città. Locali notturni hipster e murales la rendono molto attraente. E c’e anche un orto pubblico dove chiunque può piantare ciò che vuole.
GIPHY App Key not set. Please check settings