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Scopri l’Olympic SPA Hotel in Val di Fassa, il nuovo rifugio per chi ama il relax

Dal 21 maggio ha riaperto L’Olympic Spa Hotel con la sua Spa “Te Jaga”. Un soggiorno consigliato per chi ama le passeggiate e i massaggi.

Finalmente è possibile godersi una vacanza in nome di relax e benessere. Dove? All’ Olympic SPA Hotel, hotel di charme nel cuore ladino della Val di Fassa in Trentino.

Siamo felici di dare l’avvio alla nuova stagione primavera-estate – sottolinea Rosa Carpano, Spa Manager dell’Olympic SPA Hotel, oltre a essere una delle esponenti della terza generazione della famiglia Pellegrin, proprietaria dell’albergo  Il nostro hotel è il luogo ideale per recuperare il benessere di corpo e mente in Trentino, dopo un periodo così difficile come la pandemia”.

L’hotel è espressione del cuore ladino del Trentino con le sue tradizioni, i suoi valori, la sua cucina, il suo rispetto per il territorio, in tutte le attività proposte agli ospiti.

Ad esempio, la colazione presso la Baita del nonno prevede una camminata tra i monti alle prime luci del mattino, al suono di un campanaccio, per poi concedersi una colazione su una tavola imbandita con le prelibatezze della Val di Fassa, gustando i prodotti di malga.

L’Olympic Spa Hotel è anche perfetto per rilassarsi nella piscina riscaldata con vista sul Catinaccio o nella Spa Te Jaga, dove potersi concedere una sauna o il rito dell’Aufguss. Nella Spa sono usati solo prodotti a km. 0 della linea “Te Jaga”, in cui i principi attivi del fieno, dei fiori e del latte delle mucche diventano elisir di bellezza per il corpo, sostenibili ed efficaci.

Particolare attenzione è dedicata anche dall’Olympic SPA Hotel alla sinergia con i piccoli produttori locali di eccellenza, che lavorano seguendo i ritmi della natura e dando vita a prodotti genuini.

 L’ Hotel propone una serie di esperienze uniche da vivere in coppia (ingresso riservato ai ragazzi dai 14 anni in su). 

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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