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Perchè le pallotte cacio e ova del Capestrano sono così buone (con ricetta)

Non è facile a Milano trovare un buon ristorante abruzzese. Ho provato Il Capestrano, nella periferia sud del capoluogo lombardo. Qui Wladimiro Babbo, Roberto per gli amici, propone la vera cucina dell’Abruzzo. Sia nello stile del locale che nei piatti preparati. E, con soddisfazione, ancora una volta trovo traccia del fatto che cibo è cultura! Oltre a ottime proposte culinarie hai modo di conoscere il misterioso Capestrano. Irrinunciabile una foto con questo strano personaggio!

Ma chi è Capestrano?

Il nome di un antico borgo di pastori, agricoltori e artigiani abruzzesi, in provincia dell’Aquila, ma anche il nome di un reperto archeologico pre-romano. Chi fosse il guerriero di Capestrano è un mistero. Soprattutto qual è significato celato in quel cappello a larghe falde che il guerriero indossa con fierezza? Nessuno lo sa.

Se l’originale può essere ammirato al Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo a Chieti, i milanesi lo possono conoscere e cercare d’interpretare al ristorante Il Capestrano.

le pallotte cacio e ova del Capestrano

Famelicamente consigliato. Ecco perchè le pallotte cacio e ova del Capestrano sono così buone

Un ristorante fortemente consigliato. Una scelta capace di farti dimenticare per un paio d’ore lo stress, la stanchezza e la spossatezza milanese. Sono tanti i piatti da divorare a Il Capestrano: dalla pasta alla chitarra fino ai classici e super-amatissimi arrosticini, ma in questo post voglio parlarvi delle pallotte cacio e ova.

Sono un prodotto della tradizione abruzzese, per me mitiche, ingiustamente poco conosciute, spesso confuse con le polpette. Eh no, signori miei, le pallotte cacio e ova sono molto di più!!! Morbide, saporite, un vero tripudio di gusti! Che cosa le rende così speciali?

Perché le pallotte cacio e ova de Il Capestrano sono così buone?

Gli ingredienti per le pallotte ovo e cacio

Come accade per tutte le proposte enogastronomiche la loro eccezionalità  è determinata dagli ingredienti e dalla loro eccellenza. Può sembrare strano ma nel prepararle è importante la scelta del pane. Roberto sceglie quello di Avezzano con le patate per rendere l’impasto ancora più saporito.

Gli altri ingredienti? Formaggio di vacca e pecora, uovo e olio per friggere. Niente altro!

Il pane di Avezzano, il pane di patate

Le origini del pane di Avezzano sono antichissime. Si faceva lievitare il pane la sera prima in una madia di legno. All’indomani si aggiungeva il 20% di patate rispetto al peso totale della pasta lievitata. Si amalgamavano gli ingredienti con poca acqua per scioglierle. Si aggiungeva della farina per rendere il panetto morbido ed elastico.

htLe pallotte cacio e ova del Capestrano: la ricetta e i motivi per cui sono buone

La ricetta delle pallotte cacio e ovo

Ingredienti

Per 4 persone

Per le pallotte

200 g Grana
200 g Pecorino non stagionato
125 g Mollica di pane raffermo
7 Uova
Latte
Aglio
Prezzemolo

Per friggere

Olio di semi di girasole

Per la salsa

500 g Polpa di pomodori
Sale
Basilico
1/2 Cipolla a fettine sottili
1 Spicchio d’aglio
Olio d’oliva Extra Vergine

Procedimento

  • In una pentola di coccio versare la polpa di pomodoro, aggiungere la cipolla, lo spicchio d’aglio schiacciato, le foglie di basilico, l’olio e il sale. Fare cuocere per mezz’ora a fuoco lento.
  • Intanto preparare le pallotte. In una terrina mettere i formaggi grattugiati, la mollica di pane raffermo ammorbidita nel latte, le uova, l’aglio e del prezzemolo. Mescolare. Riscaldate l’olio di semi di girasole fino a temperatura 170- 180 °C, fare delle quenelle e friggerle nell’olio bollente.
  • Asciugarle su carta assorbente; successivamente metterle nel sugo di pomodoro e farle insaporire. Aggiungere le foglie di basilico.

le pallotte cacio e ova del Capestrano: la ricetta

Andate, anzi correte, a Il Capestrano e assaggiate le pallotte cacio e ova. Il futuro della cucina si nasconde nel recupero di antiche ricette e di ingredienti del terrritorio. Davvero mitiche!

Il Capestrano

Via Gian Francesco Pizzi, 14

20141 Milano MI

Tel 02 569 3345

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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