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Cibo e cultura famelicamente cercati: Pizzeria P, una buona pizza a Lissone

Vuoi sconfiggere il luogo comune, secondo cui la pizza buona si mangia solo a Napoli? Vai a Lissone, a pochi chilometri da Milano, e varca la soglia di Pizzeria P. Una garanzia per chi ama la pizza: ottimo impasto e ingredienti di altissima qualità.

Due fratelli, Giulia e Daniele Pozzi, hanno dato vita a un locale dove gustare una pizza perfetta nella forma, nella cottura e nella farcitura che prevede abbinamenti ben studiati. Creatività e tradizione si sposano nel rispetto della cultura della pizza. La caratteristica che salta subito agli occhi? Il cornicione pronunciato, morbido ed alveolato.

Cibo e cultura famelicamente cercati: Pizzeria P, una buona pizza a Lissone

Pressola Pizzeria P non trovi gli stereotipi della pizzeria che richiama Napoli. Anzi. Io ho avuto l’impressione di trovarmi a Berlino! Qui ci si concentra sul gusto. Ti viene proposto un viaggio nei sapori spesso dimenticati, se non sconosciuti ai più.

Vi è una ricerca maniacale dell’ingrediente di nicchia, di altissima qualità. Particolare attenzione al territorio brianzolo, come testimoniano l’asparago Rosa di Mezzago, la luganega monzese e i formaggi di Montevecchia. Ma non solo: l’eccellenza dell’ingrediente è cercata in tutta Italia. Non stupisce dunque di trovare l’antico pomodoro di Napoli, il fior di latte di Agerola, i salumi di maiale tranquillo o le alici di Cetara. Giulia e Daniele sono consapevoli che senza rispetto della materia prima è impossibile proporre un piatto capace di emozionare.

Pizzeria P, una buona pizza a Lissone

Il menù è pensato nell’ottica di dare certezze e sorprese, infatti, accanto alle pizze classiche vi sono le stagionali che cambiano circa 4 volte all’anno e si aggiungono poi le speciali della settimana e del mese per una quindicina di proposte in totale.

Tra le stagionali potete trovare la P8, provola affumicata di Agerola, friarielli, cipolla rossa di Tropea alla brace (all’uscita: capocollo di maialino rosa Beneventano), o la P12, fior di latte di Agerola, blu di bufala (all’uscita: cialde di Castelmagno DOP, spuma di ricotta di Agerola aromatizzata all’arancia, basilico fresco).

Un consiglio? Prima di ordinare la pizza fatevi portare il tris di bruschette.

  • Pane tostato, stracciatella pugliese, pomodorino datterino confit, origano di montagna, olio extravergine di oliva BIO, basilico fresco.
  • Pane tostato, crema di acciughe, papacelle napoletane, scaglie di Provolone del Monaco DOP, timo fresco.
  • Pane tostato, “Caviale del Centa”, capocollo di maialino rosa beneventano, fonduta di Castelmagno DOP, origano di collina.

Una pizzeria onesta, autentica che non propone piatti di cucina. Chi si siede qui, lo fa perché vuole mangiare la pizza. Una poesia d’amore verso gli ingredienti.

Pizzeria P
Via Padre Reginaldo Giuliani 10
Lissone (MB)
www.pdipizza.it

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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