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Burbee, il burger bar da 5 stelle. Ora delivery e take away

Il mio hamburger preferito

Burbee, il burger bar di tendenza di Milano, non vi lascia senza hamburger. Dopo aver rivoluzionato il burger proponendolo con carne ed ingredienti ricercati con grande attenzione, ora, in tempi di lockdown, vi raggiunge con il delivery e il take away

Gli anni d’oro dell’hamburger sono finiti, non è più il simbolo di una generazione, tanto che le chiusure superano le aperture. Le hamburgerie sono sempre meno, i fast food sono in crisi, ma la voglia di gustosi burger è sempre forte. Soprattutto se eccellenti!!! E quando trovi il burger bar giusto, ci torni. E io l’ho trovato a Milano : Burbee. E lo ami anche per la bontà delle immancabili patate – spesso bistrattate- qui proposte al forno (non perdetevi la versione con il bacon).

Io ho avuto la fortuna di andarci in ottobre e Burbee è diventato il posto del cuore di Famelici. Per noi è il locale simbolo di quello che deve essere il bar burger: hamburger “cicciotti”, in cui intravedi materie prime al 100% scelte in base alla qualità. Se non fosse un termine un po’ inflazionato direi che ti propongono un hamburger gourmet. Ma le proposte di Burbee sono di più perché con semplicità ma autenticità ti offrono il piacere di assaporare il vero gusto della carne.

Burbee, il burger bar da 5 stelle per tornare ad amare l'hamburger

Carne di manzo, black angus, cavallo, wagyu e beyond meat, la novità del momento, ovvero una “carne” senza proteine animali con il gusto della carne, vero formaggio, come mozzarella di bufala affumicata, gorgonzola o brie. Tutto è il risultato di una ricerca attenta di produttori di qualità e di ingredienti capaci di raccontare una storia. Soprattutto non c’è traccia di semilavorati surgelati utilizzati dalle grande catene.

Burbee e il fattore umano: quanto conta un sorriso!

Ricette gustosissime, in cui i sapori sono perfettamente bilanciati e dove il cliente può scegliere tra le diverse qualità di carne o scegliere una proposta vegetariana indicando la cottura preferita. Oggi, in tempi di lockdown, puoi usufruire del take away o del delivery, ma appena i locali saranno di nuovo aperti, potrai mangiarli in un burger bar attento ai particolari, in un ambiente semplice ma curato e potrai godere di un servizio con il sorriso sulle labbra e a prezzi democratici. Le parole del gusto di Burbee non sono elitarie, si affacciano sul mondo proponendo la carne migliore per tutti.

Io gli assegno 5 stelle e li ringrazio perché mi hanno fatto ritornare la voglia di mangiare burger e patatine accompagnate da un’ottima scelta di birre artigianali.

Che cosa si mangia da Burbee

Solo alcuni esempi, ricordandovi che è possibile scegliere come farcirlo a seconda dei propri gusti.

Burbee, il burger bar da 5 stelle, hamburger di ottima qualità
Il mio hamburger preferito

SPECIAL FRESH

pomodoro, insalata, melanzane grigliate, crema di avocado, maionese lime e menta

FOUR SEASONS

rucola, zucchine grill, pomodori secchi, mozzarella di bufala affumicata, crema di pomodori secchi e origano

WINTER

gorgonzola, cipolla, funghi

EXOTIC

doppio cheddar, melanzane, crema di avocado

SPECIAL CHALET

pomodoro, songino, patè di olive, bacon, gorgonzola, maionese alla cipolla stufata

EGGS

uova, bacon, cheddar, tartufo, songino, pomodoro

E non manca la proposta vegana

GREEN

melanzane, zucchine, peperoni

Indirizzo

Burbee

Via Castel Morrone, 7 – 20129

Milano

02 7010 3567

info@burbee.it

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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