in

25 novembre: Sartori con Fira perchè nessuno chieda come eri vestita

Protagonista della nuova linea di Casa Sartori è Zaffira, per tutti Fira, una donna coraggiosa e indipendente, fiera di se stessa.
Una donna scelta come simbolo per rappresentare la lotta alla violenza sulle donne.

Sartori con Fira: donne, coraggio, libertà

Fira era una donna tenace, coraggiosa che ha lasciato il suo segno grazie al suo modo di intendere la vita, scegliendo di vivere in modo indipendente, rifiutando i limiti imposti dalla società.

Entro nei saloni di “Cavoli a merenda” curiosa di sentire la voce coraggiosa di Zaffira, chiamata da tutti Fira. Chi era questa donna di fine 800 a cui sono stati dedicati due vini? Fira è la sorella maggiore di Pietro Sartori, il fondatore dell’azienda vitivinicola Sartori. Così viene descritta nel diario trovato da Luca, nipote di Pietro: “Eravamo in tanti fratelli e sorelle. La più cara, brava e buona era Zaffira, che noi chiamavamo Fira. Lei era il mio esempio da seguire, perché lavorava sempre con dedizione e passione. Tanto imparai da Lei ed applicai poi nel mio modus operandi quotidiano

Era, dunque, una donna fiera che scelse di essere indipendente economicamente e di accogliere il nipote Pietro quando fu cacciato da casa. Una storia recuperata grazie ad un diario rinvenuto e letto con curiosità da Luca Sartori, che oggi presenta un importante progetto contro la violenza sulle donne che prevede che i proventi dei vini Fira Bianco e Fira Rosso andranno in parte a favore di “D.I.RE. – Donne in Rete” e “Isolina e…”, associazioni  impegnate a rendere visibile il fenomeno della violenza sulle donne con l’obbiettivo di modificarne la percezione nella società. In particolare si vuole costruire un percorso che aiuti le donne che hanno subito violenza a diventare autonome. Ricordiamo che, secondo l’ISTAT (2022), circa il 60% delle donne impegnate in un percorso di fuoriuscita dalla violenza nel corso del 2020 non era occupato stabilmente e, dunque, non era autonoma.

L’eleganza di due vini di carattere: Fira Bianco e Fira Rosso

Il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è una data che ci ricorda la necessità di sconfiggere questa tragedia. I due vini di Sartori ricordano che la vita può evolversi, superando qualsiasi difficoltà, se nutrita dalla fiducia e dal sostengo di chi comprende la necessità di un aiuto e un’attenzione verso una sofferenza difficile da denunciare.

Ecco i due vini da degustare:

  • Fira Bianco, blend di garganega, chardonnay e sauvignon, vede spiccare le fragranze dolci e accoglienti di pesca bianca, albicocca, sambuco e al palato si rivela succoso e sapido, con freschi accenni agrumati di pompelmo rosa e un intrigante finale di mentuccia.
  • Fira Rosso corvina veronese, merlot e cabernet sauvignon, appassite parzialmente per concentrare la loro essenza. Nel bicchiere si percepiscono note di ciliege, more selvatiche e lamponi, insieme alla fragranza della rosa e del pepe rosa.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

Cantina Vignaioli Morellino di Scansano

Cantina Vignaioli Morellino di Scansano da 50 anni racconta la Maremma

rinascita dei piccoli borghi montani: un mondio di botteghe nell'alto garda

Una montagna di botteghe: la rinascita dei piccoli borghi montani