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La lotta allo spreco alimentare: eliminata la data di scadenza?

Per combattere lo spreco alimentare, il marchio britannico Waitrose ha deciso di rimuovere da settembre le date di scadenza di quasi 500 prodotti. È la risposta corretta?

Una nota catena di supermercati nel Regno Unito ha deciso di eliminare la data di scadenza dalle confezioni di diversi prodotti, sostituendola con una semplice raccomandazione a consumarli entro una data indicata sulla confezione.

E se la lotta contro lo spreco alimentare passasse attraverso la cancellazione della data di scadenza? A settembre la catena di vendita al dettaglio Waitrose rimuoverà le date di scadenza per quasi 500 prodotti, principalmente verdure confezionate e alcuni prodotti freschi, tra cui spicca il latte. Lo scopo? Invitare i consumatori a lottare contro lo spreco alimentare. Il tutto per evitare che 4,5 milioni circa di tonnellate di cibo ancora commestibile venga sprecata. A tale cifra si somma il risparmio delle energie legate alla produzione.

Non solo, in alcuni paesi europei le grandi catene della GDO intendono fare partire delle campagne d’informazione per mettere al corrente i consumatori sulla differenza tra prodotti con una data di durata minima e prodotti con una data di scadenza.

In futuro verrà eliminata la data di scadenza?

Se le catene della GDO premono per la cancellazione delle date di scadenza in nome della lotta allo spreco alimentare, i consumatori hanno difficoltà ad accettare una decisione che suscita sfiducia. Chi avrà ragione?

Nonostante i vari progressi, la lotta allo spreco alimentare presenta ancora alcune zone grigie, in particolare in termini di normative. Forse è il caso che la Comunità Europea intervenga presto per fare chiarezza. Eliminata la data di scadenza, si farà un passo in avanti nella lotta allo spreco alimentare o sarà un regalo alle multinazionali del comparto alimentare? Quanto dovremo aspettare per eliminare, ad esempio, tutta quella plastica che avvolge frutta e verdura?

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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