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Viaggio in Alto Adige: Bolzano, tempo di foliage urbano e di politiche green

Bolzano, secondo la classifica Ecosistema Urbano 2022, è la regina green d’Italia. Un piccolo itinerario per ammirare i colori dell’autunno

Un week end sostenibile? Un viaggio in Alto Adige per scoprire il fascino del foliage e l’importanza di abbracciare politiche green. Bolzano si segnala per avere scelto una politica sostenibile già da qualche anno. Sostenibilità ambientale, infrastrutture dedicate alla ciclabilità, rispetto del benessere della comunità nella cittadina altoatesina sono concetti ormai consolidati. Il capoluogo dell’Alto Adige ha compreso quanto sia importante la relazione tra ambiente e società. Un modello da seguire in tutta Italia!

Viaggio in Alto Adige: Bolzano città green

Circondata dalle montagne, Bolzano è una città green, esempio di buone politiche sostenibili. Gode di ricchezza di verde urbano e piste ciclabili conquistate grazie ad un’educazione che mette al primo posto il rispetto della Natura.

Perchè il capoluogo dell’omonima provincia autonoma in Trentino-Alto Adige può essere definita una città green? Per tanti motivi. Qualche esempio? Bolzano, ad esempio. disperde meno di un terzo dell’acqua immessa in rete e soprattuto dai rubinetti sgorga acqua sana.

I cittadini che bevono acqua del rubinetto contribuiscono alla tutela dell’ambiente, concorrendo a produrre meno rifiuti. Non solo, tutelano il bene comune dell’acqua: 1.000 litri di acqua di rubinetto costano come tre litri di acqua minerale in bottiglia.Come riporta l’Alto Adige, il 95 % dell’acqua di Bolzano è acqua di falda.

A Bolzano è stato potenziato il verde pubblico con ben 130 ettari di verde distribuito lungo le passeggiate storiche del Guncina e di Sant’Osvaldo, nei 52 parchi e nei 2500 mq di aiuole delle piazze.

Il valore culturale del rispetto della natura affonda le radici nel passato: Goethe e Bolzano

Panorama su Bolzano
Uno scorcio di Bolzano

Da Bolzano a Trento si procede per nove miglia in una valle fertile e sempre più fertile. Tutto ciò che tenta di vegetare sulle montagne qui ha già maggior vigore e vitalità, il sole è caldo e si può credere nuovamente a un Dio” scrive Goethe.

Ancora oggi si possono ammirare le vigne e i frutteti tipici della Bassa Atesina e dell’Oltradige descritti dal grane scrittore tedesco:“La campagna lungo il fiume e su per i colli è così fitta e intrecciata di piante da far pensare che si soffochino a vicenda: spalliere di viti, mais, gelsi, meli, peri, cotogni, e noci. Al disopra dei muri affiora rigoglioso il sambuco; in solidi fusti l’edera sale su per le rocce e le ricopre largamente; la lucertola guizza nelle fenditure, e tutto ciò che si muove di qua e di là riporta alla mente le più care immagini dell’arte. Anche la sera è mitissima come il giorno”.

Nel “salotto buono” di Bolzano per ammirare il suggestivo foliage urbano

piazza walther bolzano
Piazza Walther, il salotto greren di Bolzano

Se c’è un posto a Bolzano dove il ritmo scorre lento tra una chiacchiera e un caffè proprio come in un elegante salotto di casa, questo è senza dubbio Piazza Walther. Qui, nel cuore pulsante del capoluogo altoatesino, hanno luogo le più importanti manifestazioni della città, dal Mercato dei fiori al Mercatino di Natale, e da qui si può ammirare il bellissimo spettacolo del foliage urbano.

Come? Semplicemente sedendosi al tavolino di uno dei tanti caffé della piazza davanti a una gustosa fetta di strudel o un buon bicchiere di vino del territorio e godersi l’incanto dei colori degli alberi che regalano alla piazza e ai suoi edifici tonalità davvero uniche.

Il Parco Bioenergetico, un polmone verde nel cuore della città

Il Parco Bioenergetico di Bolzano
Parco Bioenergetico, spazio ricreativo ideato per gli amanti delle terapie naturali

Il Parco Bioenergetico è lo spazio ricreativo ideato per gli amanti delle terapie naturali. Un vero polmone verde per cittadini e turisti. Grazie all’innovativa tecnica del Bioenergetic Landscapes che ha permesso di rilevare i campi bio-elettromagnetici creati da una serie di alberi lungo la passeggiata Lungo Isarco, tra Ponte Roma e via Bassano del Grappa, il Parco è diventato un luogo magico, carico di energia positiva, con un sorprendente effetto terapeutico sul corpo e sulla mente.

Il percorso, che si sviluppa su una superficie di 14.360 mq, invita a scaricare lo stress attraverso una passeggiata, l’abbraccio di un albero (“treehugging”) o momenti di riflessione, seduti su una delle tante panchine. La segnaletica indica infatti i principali organi umani sui quali l’energia degli alberi può influire con la massima efficacia terapeutica.

L’imperdibile passeggiata del Guncina

passeggiata del Guncina a Bolzano
Passeggiata del Guncina, la più antica della città

Se poi, vinta la pigrizia, ci si alza per fare due passi ci si può incamminare verso la Passeggiata del Guncina, la più antica della città. Tra salite e piccoli tornanti si possono ammirare vedute sorprendenti sui pendii della collina e sui tetti di Bolzano. Qui ogni pianta che s’incontra è etichettata con il suo nome in italiano, tedesco e con quello scientifico.

Suggestiva da fare in autunno quando la natura si tinge di giallo e rosso, trasformando questo “balcone” sulla città un luogo dove rtlassarsi e ritrovare se stessi. Una tavolozza di colori autunnali davvero unica!

La passeggiata di Sant’Osvaldo per scoprire il valore culturale del vino

La passeggiata di Sant’Osvaldo collega Sant’Antonio con Santa Maddalena, la caratteristica collina sulla quale si coltivano le uve con cui si produce l’omonimo vino autoctono. Il suo percorso permette di salire dolcemente sui pendii che circondano la città e di godere di un incantevole panorama attraversando una vegetazione tipicamente mediterranea, tra piante sempreverdi, magnolie, fichi d’India, cipressi e cedri.

…e per un Natale sostenibile un treno da Milano per il Mercatino di Natale di Bolzano

mercatino di Natale Bolzano
Un brindisi al Mercatino di Natale di Bolzano

A Bolzano il Natale è ovunque. Luci, stelle di paglia in filigrana e alberi di Natale di ogni dimensione creano un’atmosfera incantata. E poi il tradizionale Mercatino di Natale, il primo in Italia. Oltre che in Piazza Walther, si sviluppa nell’adiacente cortile di Palais Campofranco, al Parco Berloffa a pochi passi dalla stazione. Qui si possono ammirare e comprare originali manufatti artigianali, eccellenze enogastonomiche e tanto altro.

Tutto avrà inizio il 23 novembre alle ore 17 con l’accensione delle luci del grande albero di piazza Walther e delle tradizionali casette di legno. La grande novità di quest’anno è la possibilità di raggiungere Bolzano e il suo Mercatino di Natale in modo sostenibile in treno da Milano. Quando? L’8, il 9 e il 10 dicembre. Durante il viaggio sarà possibile ascoltare musica e degustare le eccellenze altoatesine. Un progetto pilota che vedrà degli sviluppi interessanti anche per altri periodi dell’anno. Dal 30 novembre sul sito di Trenitalia sarà possibile acquistare i bilglietti.

Sui sentieri panoramici a bordo di un trenino del 1907

renon trenino
Il famoso Trenino del Renon

È un autunno dolce e soleggiato quello sull’Altipiano del Renon. A meno di dodici minuti da Bolzano, il “balcone panoramico” sulle Dolomiti regala in questa stagione uno spettacolo di colori davvero indimenticabile: i boschi iniziano a tingersi di mille sfumature tra il rosso e l’ocra regalando scorci unici da scoprire con la giusta lentezza percorrendo la vasta rete di sentieri (per esempio il “Sentiero del castagno”, una full immersion tra boschi di latifoglie, prati e castagneti secolari che in autunno danno vita a un inaspettato foliage) o da ammirare dietro i finestrini del famoso Trenino del Renon lungo un percorso di 6,8 km. Un viaggio in Alto Adige permette di scoprire una “dolce vita” green!

Credit Photo foto di copertina, piazza Walther e Mercatino di Natale: Alex Filz

Credit Photo Parco Bionergetico: Comune di Bolzano

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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