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Tuffi nella logica del fluire per scoprire pensieri in cerca d’autore

Katsushika Hokusai La grande onda presso la costa di Kanagawa, dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji, 1830-1832 circa Silografia policroma, 25,9 x 38,5 cm Honolulu Museum of Art

Primo avvertimento per chi intende leggere “La logica del fluire” di Fabrizio Bellavista e Luisa Cozzi: abbandonare quel pregiudizio secondo cui per ragionare occorre avere un assioma indiscutibile , vero “per necessità”. La filosofia occidentale ha sempre preferito concorrere alla costruzione di un mondo a “senso unico”. Rassicurante fino a quando il principio fondante non è messo in discussione da quella stessa realtà che ha concorso a costruire. E se per un attimo abbandonassimo la nostra presunzione e ci aprissimo ad altre culture, come ad esempio, quella orientale? E se ci lasciassimo “vincere” dalle emozioni? E se accettassimo di tuffarci in quel mare dove non si tocca, dove le esperienze e le sensazioni sono molteplici, dove non esiste “moralismo” o banalità perché conta di più condividere che cercare una parola che ingabbi il fluire? Il libro di Fabrizio e di Luisa ci suggerisce di connetterci con le emozioni, di dialogare con la parte più profonda di noi stessi, dove si nascondono quei bisogni che reprimiamo. Ci invita a riscoprire la cultura orale, come quella visiva. Culture che lasciano tracce dai contorni labili, sempre modificabili. “La logica del fluire” ci spinge a una riflessione utile a affrontare un tema importante: come gestire le nuove aziende, come costruire un marketing che sappia intercettare e crescere con i nuovi bisogni dei consum-attori. 5 “onde” seguite da conversazioni con diversi autori ci accompagnano nella lettura di un piccolo saggio di “formazione” per chi vuole sentire il mondo in modo da non mettere in discussione la crescita, ma di viverlo con la testa rivolta verso un arcobaleno dai mille colori.

…dimenticavo

Io ho dato il mio piccolo contributo partecipando a una conversazione virtuale dedicata al pensiero filosofico, dove ho ricordato che “ il pensiero è sfida, è oltrepassare i limiti posti dalle epoche precedenti senza rifiutarle, ma cercando in esse ciò che hanno intuito, ma non hanno saputo esprimere. Pensare significa rifiutare le convenzioni, è danzare tra pensieri in cerca d’autore. La filosofia prevede la capacità di dare spiegazioni, di apparecchiare una ricca tavola, ma deve costruire in più la capacità di comprendere anche quando il tavolo, pur ben preparato, va rovesciato”.

Famelici sarà presente all’incontro Water Brands previsto sabato 21 ottobre dalle 17.00 alle 18.30 presso il Festival della Crescita a Milano a Palazzo delle Stelline, in Corso Magenta 61.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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