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Siddharta, un successo letterario diventato brand

Siddharta di Hermann Hesse è un caso editoriale. Un tascabile di poche pagine, copertina mai cambiata, 86 ristampe in 40 anni. Un romanzo amato da più generazioni. Per molti un libro accattivante, di facile lettura, capace di intercettare la nuova tendenza culturale che si apriva verso l’Oriente. Hesse non era mai stato in Oriente, aveva solo interpretato la voglia un po’ facile di trascendenza. Certo non è un libro impervio, come spesso lo sono i libri che vogliono indicare una nuova strada. Diciamo che è stato ed è un testo che appaga la sete di verità facilmente accessibili. Ha anticipato il successo delle citazioni come compendio della ricerca filosofica. Oggi Siddharta è un marchio pop, tanto da essere diventato il nome di ristoranti non necessariamente etnici, di alberghi e di tante altre cose. In un’epoca che ama la fluidità, Siddharta ben la rappresenta. Lo leggi e puoi adattarlo facilmente alle tue convinzioni.
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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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