Il progetto EurAsia sta procedendo velocissimo con la “nuova via della seta” (vedi immagine qui a sinistra). Noi italiani dobbiamo porci una domanda fondamentale se vogliamo essere pronti all’accoglienza: gli orientali pensano come noi? La risposta è tranchant: no! Il tema sulle differenze di pensiero tra occidente e oriente è vitale se vogliamo essere pronti a ricevere i commensali orientali. L’impianto cognitivo è molto differente, sia pure nelle giovanissime generazioni la differenza tenda a ridursi.
Differenze di pensiero tra occidente e oriente
Un test (Denise Park-Urbana University, Illinois, Usa) è servito a dimostrare che gli asiatici colgono più rapidamente le variazioni sullo sfondo, a differenza degli occidentali colpiti maggiormente da quelle in primo piano. Gli orientali prestano poi più attenzione al contesto piuttosto che ai dettagli. Sempre nel medesimo test (americani nativi e cinesi appena giunti in USA) è risultato evidente come i cinesi dimostrino una maggiore facilità ad immedesimarsi nel punto di vista dell’altro perché provengono da una cultura più “collettivista” rispetto a quella americana. Uno psicologo cognitivista, Richard Nisbett (vi consigliamo il suo libro “Il Tao e Aristotele”, cercatelo on line), rileva come la diversità tra occidente e oriente (e per oriente intende Cina, Corea, Vietnam e Giappone) è riscontrabile anche a livello linguistico. I cinesi usano infatti espressioni non sempre definite, che mutano secondo i contesti: questo spinge sin da bambini a un’attenta interpretazione dei significati, anche quelli meno evidenti, durante le discussioni.
L’artista Yang Liu sintetizza le differenze tra occidente e oriente
Yang Liu è un artista cinese che ben sintetizza le differenze tra oriente ed occidente. Vissuto fino all’età di 13 anni a Pechino, si è poi trasferito a Berlino, dove, dopo un equivalente periodo di 13 anni, si è imposto come designer. Nelle sue immagini ha deciso di ‘fotografare’ la propria percezione di città a metà tra oriente e occidente con una serie di immagini in rosso e blu (East Meets West-Taschen Books). Con un pizzico di humour fa così emergere le differenze tra la visione occidentale e quella orientale. Sul lato sinistro è rappresentato, su fondo blu, il punto di vista orientale, su quello destro, in rosso, l’orientale. Insomma, le differenze di pensiero tra occidente e oriente sono parecchie. Meglio imparare a conoscerle!.
Nell’immagine in alto: la differenza della percezione di “un ristorante”. A sinistra, in blu, come sente l’occidentale; a destra, in rosso, l’orientale.
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