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#ShotMovieFood: il ragazzo che mangia il cibo dell’uccello

Recensioni cinema di Luca Cardone
Luca Cardone: “Se Feuerbach avesse ragione e fossimo ciò che mangiamo, io sarei cinema, filosofia, poesia e altri pochi piatti, tutti possibilmente a base di carne e pesce. Poco Gourmet nel pratico ma tanto nello spirito. Il mio tentativo è quello di approfondire filosoficamente il cosmo culinario all’interno del cinema”.

Frames in ordine sparso una volta ogni quindici giorni, in esclusiva per Famelici, degustati per voi da Luca Cardone.

Erbarme dich, mein Gott, um meiner Zähren willen! Schaue hier, Herz und Auge weint vor dir bitterlich. “Abbi pietà di me, mio Dio, in grazia del mio pianto! Guarda quaggiù, cuore e occhi piangono avanti a te amaramente.”

Queste le parole dall’opera Passione di San Matteo di Sebastian Bach cantate dalla limpida voce di Giorgios poco prima di svenire. Lo stomaco brontola, i sensi vengono meno e il giovane ragazzo greco si ritrova disteso inerme sul pavimento del suo esaminatore che prosegue ancora per un paio di battute al piano prima di soccorrere l’aspirante cantante lirico. Così comincia Boy eating bird’s food, film indipendente del regista Ektora Lygizos che di diritto rientra tra i film rappresentativi della freschissima e cruda nouvelle vague greca, affiancando opere di registi come Yorgos Lanthimos, Alexandros Avranas e Michalis Konstantatos.
Torniamo, dopo Stray Dogs, a parlare di cibo mediante la sua assenza, dando peso all’altra faccia della medaglia chiamata “fame” e “disperazione”.

Giorgios vive in un piccolo appartamento, riducendo al minino gli sprechi, spostando la singola lampadina per far luce dove serve; fa la doccia utilizzando bottiglie d’acqua fredda e divide i suoi striminziti pasti con un uccellino in gabbia, pasti stabiliti da ciò che viene lasciato di fianco al cassonetto dell’umido da chi può permettersi di gettare via il superfluo.

All’interno delle inquadrature di Lygizos il superfluo viene meno. Mediante l’utilizzo di claustrofobici primi piani, tutto è ricondotto all’essenziale, dal cibo agli esseri viventi.
Così come accadeva in Stray Dogs, dove un cavolo prendeva simbolicamente fattezze umane, in Boy eating bird’s food spetta ad un piccolo pennuto elevarsi sul piano delle gerarchie fino ad essere partner di spartizione. A partire da ciò, le sequenze in cui il digiunante Giorgios priva il suo animale-compagno del proprio cibo fatto di semi e cereali, risultano strazianti e colpiscono per freddezza; la lotta interiore di un uomo che deve scegliere tra la propria vita e quella del compagno di avventure.
Le attività di Giorgios non sono legate alle sole faccende domestiche eseguite al limite dell’esiguo. Accudisce un anziano residente al piano inferiore, poco reattivo e mezzo sordo, rubando il più delle volte nella sua cucina fette biscottate, copiose cucchiaiate di zucchero, e bacinelle d’acqua da sostituire allo scarico.

il ragazzo che mangia il cibo dell'uccello

Poi, la ricerca di un lavoro in una nazione come la Grecia mostrata in tutta la sua rovina economica, paese in cui è concesso solo il difficile e alienante lavoro di call center per compagnie telefoniche.
A chiudere il cerchio delle attività di Giorgios, gli appostamenti fatti nella hall di un hotel per spiare una delle addette al servizio clienti. Inseguimenti passionali in metro che ricordano i riti dei volatili durante il periodo degli amori.
Quella di Giorgios più che una sopravvivenza dunque si rivela essere una trasfigurazione avvenuta sul piano simbolico attraverso la materia organica del cibo. Un uomo che non è messo in condizioni “d’essere” umano e deve dunque declassarsi a volatile, che si nutre di semi e frutta trovata sul terrazzino del complesso domiciliare, rubando fichi secchi nella speranza di non essere visto da nessuno. Un pennuto che comincia perfino a fare la muta, perdendo il proprio piumaggio ( i capelli) come conseguenza per la sua dieta.

Atto iniziatico che sancisce la morte di un uomo e la rinascita di un animale per il malcapitato Giorgios è dato dalla sequenza in cui, predato dalla disperazione e dalla fame, il giovane si masturba ed eiacula sulla sua mano, esitando prima di nutrirsi del suo seme liquido, in lacrime.
Condividendo con Stray Dogs del genio di Tsai Ming-Liang il movimento che riconduce fenomenologicamente l’elemento materiale organico alla sola funzione di sopravvivenza e sostentamento immediata, in Boy eating bird’s food il collassare dell’impianto sociale umano e il conseguente ricadere in uno stato animalesco avviene non per contrasto con l’ambiente, e non principalmente attraverso l’annullamento del “momento pasto” nel significato greco ripreso dai poemi omerici. In questo caso è la vicina alterità animale a fornire l’oggetto di riflessione e lo scambio di ruoli. Giorgios approssima la sua stessa esistenza a quella del suo amico volatile chiuso in una gabbia, più umano dello stesso Giorgios nel suo poter predisporre giornalmente di un pasto garantito (grazie alle cure di Giorgios). Al contrario, il disgraziato aspirante cantante sarà costretto a “beccare” il terreno, avvicinandosi al pasto per poi scappare via quando nelle vicinanze ci sono occhi indiscreti o tentare un rito di accoppiamento con la donna presa di mira. Infine, emigrare quando lo sfratto giungerà come conseguenza ovvia ai mancati pagamenti.

“Abbi pietà di me, mio Dio, in grazia del mio pianto! Guarda quaggiù, cuore e occhi piangono avanti a te amaramente” canta Giorgios ancora una volta in una chiesa, ma dall’alto non giunge risposta. Un silenzio divino che spinge sulla soglia dell’animalità. Ma il limite che demarca l’esistenza di Giorgios e il suo amico pennuto è una linea continuamente rivedibile, sfumata e che può essere scavalcata e risalita. La “cura” (in un significato che si avvicina sensibilmente a quello heideggeriano) che il malcapitato ha per l’animale in gabbia è tutto ciò che permette di rinviare ad un futuro incerto la comparsa di ali e becco sul corpo magro e smorto di Giorgios . Cura e premura come esistenziale primo dell’uomo, solo e senza Dio, affamato e senza cibo.

Luca Cardone

 

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