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Ramen, il fast food giapponese (+ ricette)

La storia di uno dei piatti più famosi della cucina giapponese, il ramen. Non solo, eccovi anche due ricette.

Il ramen è una zuppa composta di noodles di grano (una specie di spaghetto più massiccio rispetto al nostro) e di brodo caldo arricchito con diversi condimenti. Non esiste una sola ricetta per questo piatto, ogni giapponese ha la sua. Di norma, la zuppa viene preparata con brodo di manzo, maiale, pollo o vegetale, funghi shiitake, alghe di varie specie, germogli di fagioli, uova, maiale e differenti verdure. Il ramen è in genere poi condito con salsa di soia, pasta di miso o sale.

 La globalizzazione in cucina

Il nome del piatto, di origine cinese, molto probabilmente deriva dai caratteri cinesi: Lā Miàn/拉面, Lā Tiáo Zi/拉条子 o Chě Miàn/扯面. Nel XVII secolo era venduto in piccole bancarelle cinesi ed era considerato un piatto per i poveri. Dopo la seconda guerra mondiale i soldati giapponesi assaggiarono il ramen in Cina e ne importarono la ricetta in patria. Presto in Giappone, divenne il re dei fast food. Dal 1960 il ramen è apprezzato in tutto il mondo grazie anche all’invenzione dei “noodles istantanei” fatta dall’imprenditore nippo-taiwanese Momofuk Ando.

Oggi il ramen è un piatto popolare che viene servito in ristoranti gourmet in diverse parti del mondo. Così molti chef hanno creato noodles con ingredienti diversi da quelli tradizionali. 

Il ramen con maiale all’anice preparato a casa

Per prepararlo a casa basta:

  • cuocere il brodo di carne, aggiungendo, a seconda dei tempi di cottura, verdure, condimenti e radici. Noi vi suggeriamo di preparare il nibuta, ovvero zenzero e porro tagliati in 3 parti da mettere in una pentola capiente con acqua, carne ed anice stellato. Aggiungere, al termine della cottura, pepe, olio di sesamo, salsa di soia.
  • Cuocere le uova sode.
  • Dedicarsi alla preparazione del maiale all’anice (“chasyu“). 
  • Tagliare la pancetta di maiale a fette, arrotolarla  e friggerla in una padella.
  • Successivamente nella padella mettere a strati prima il maiale, poi la radice di zenzero tritata finemente, le cipolle e l’aglio tritato e le bacche dell’anice stellato.
  • Aggiungere lo zucchero, unire la salsa di soia, il sake e dell’acqua.
  • Portare ad ebollizione.
  • Lasciare cuocere a fuoco lento per due ore.
  • Quando il “chasya” è pronto, procedere all’assemblaggio con il ramen.
  • Aggiungere al brodo gli spaghetti istantanei (seguendo le istruzioni riportate sulla confezione), aggiungere il maiale all’anice, le uova (metà uovo per porzione), le verdure (consigliamo il porro) e le foglie di nori.
  • Condire con salsa di soia.

Ricetta del Ramen al tartufo con anatra alla pechinese

  • 10 l Acqua 

  • 70 g Alga Kombu 

  • 15 g Alghe Wakame

  • 15 g Scaglie di tonno 

  • 5 g Anice stellato 

  • 100 g Olio di soia

  • 70 g Olio di sesamo  

  • 10 g Chiodi di garofano 

  • 5 g Coriandolo (semi)

  • 5 g Zenzero macinato e 60 g zenzero fresco 

  • 2 g Cannella in polvere 

  • 25 g Aglio 

Mettere nell’acqua le due alghe e il tonno. Si deve prestare attenzione che l’acqua non bolli, non superando la temperatura di 70 °C. Quando è pronto il brodo, lo si filtra. 

  • 10 g Shiitake essiccato 
  • 140 g Mela

  • 210 g Pera 

  • 60 g Zenzero fresco 

  • 54 g Aglio non sbucciato 

  • 67 g Porri 

  • 30 g Sedano 

  • 3 g Anice stellato 

  • 2 g Cannella 

  • 3 g Semi di coriandolo 

Aggiungere gli ingredienti elencati tritati e sbucciati.

  • 100 g Pasta di tartufo 

  • 100 g Olio al tartufo 

  • 30 g Pasta al miso 

  • Sale, pepe 

Cuocere a fuoco lento il brodo per 20 minuti.

Per 1 porzione avremo bisogno di:

  • 250 g Brodo 

  • 10 g Pepe Ramiro 

  • 20 g Anatra alla pechinese 

  • 50 g Tagliatelle di grano

  • 30 g Shiitake 

  • Alga Nori

  • Uovo in salamoia

  • Cipolla tritata

Versare il brodo in una ciotola, aggiungere pepe ramiro macinato, fette di anatra alla pechinese, tagliatelle bollite, shiitake a fette, uovo in salamoia. Guarnire con alghe nori, cospargere di cipolla tritata e aggiungere un filo d’olio al tartufo.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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