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Lessico #foodcultural: Saracch

In ordine sparso, parole di lessico #foodcultural da degustare, una alla settimana, in questi tempi satolli. Daniela Ferrando, FamFriend :-), le cura per il nostro blog.

*** Saracch ***

[sa-ràk] s.f. dialettale lombardo per la salacca, il nome “saracch” deriva da “sale” e si riferisce al pesce azzurro sotto sale. Varianti dialettali saracca, seracca, saraca. Usato anche metaforicamente per dire una persona magrissima.

Dove l’ho sentita:
Varie frequentazioni brianzole. E vari ricordi e ricorsi al passato dell’Italia settentrionale. Più un recente approfondimento sulla vita di cascina in Brianza che, ancora all’inizio del ‘900, non era poi tanto diversa dal secolo precedente.

C’erano abitazioni, spesso una chiesetta e stalle e orti e c’era anche l’acqua corrente per qualche comunità fortunata – come la cascina Campofiorenzo servita dal leggendario acquedotto Mellerio – ma in tavola si alternavano spesso polenta e miseria, latte e polenta, polenta e saracch.

Lessico#foodcultural: Terracrèpolo

Saracch. Questa specialità, sempre disponibile sul mercato in vasi di vetro o in grosse latte e venduta al pezzo, veniva preparata con sardine, aringhe e pesci simili, piccoli e spinosi ma molto gustosi e conservabili a lungo.

Tanto, era difficile mangiare troppo salato. Perché prima di essere sezionata, la salacca veniva messa intera a macerare nell’olio e poi appesa a una cordicella sopra il tavolo. Sotto questo gingillino dondolante e davanti a una polenta abbrustolita o appena scodellata, si toccava il pesce con una fettina di polenta o la si condiva con l’olio che gocciolava.

Che magnifica illusione di banchetto ricco di condimenti! La salacca doveva durare. Così si mangiava più polenta che saracch, in un rito conviviale che adesso troviamo euforizzante ma che allora magari scatenava liti fratricide per un tocco di troppo.

Per saperne di più:
Il film “Novecento” di Bernardo Bertolucci, che riprende esattamente la scena descritta.
Il libro fotogafico “La rondine sotto il portico”, che raccoglie testimonianze della campagna brianzola.
La “Festa di saracch” nel comune di Cavenago Brianza, una rievocazione del passato che va in scena ogni anno a fine giugno.

[Immagine: fotogramma dal film Novecento]

 

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