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Luca Cesari per una carbonara (che vale più del panettone) rischia la Santa Inquisizione

Studiare la storia della ricetta della carbonara è eresia! Lo storico Luca Cesari è il nuovo eretico della cultur gastronomica italiana

Se lo storico della gastronomia Luca Cesari è stato minacciato di morte per i suoi studi sulla carbonara, pochi hanno reagito alle accuse rivolte al panettone da un giornalista inglese

Fate attenzione a come descrivete la ricetta della carbonara, può valere la vostra vita! Il povero panettone, al contrario, non è degno di alcuna difesa

L’eretico Luca Cesari per una carbonara è stato minacciato di morte dai “Gastro Inquisitori”. Questa volta lo storico della gastronomia l’ha fatta grossa. Lo studioso, che da sempre esplora il passato culinario studiando ricettari antichi e vecchie riviste, si era già trovato in altre occasioni al centro delle polemiche per le sue affermazioni che mettevano in dubbio il dogma della tradizione. Ma questa volta non lo si può perdonare, ha osato essere blasfemo nei confronti di “Nostra Signora delle Ricette”: la carbonara.

Italiani brava gente, ma guai a toccare la cucina, in particolare le ricette della tradizione. Certo noi siamo “piagnoni”, amiamo lamentarci. Basta leggere i post sui social. Ci lagniamo di tutto, ma, in genere, ci fermiamo lì. Non andiamo oltre. Troppa fatica. C’è però un’eccezione: la ricetta della tradizione che per noi è la ricetta della nonna.

Luca Cesari per una carbonara rischia grosso: chi ha paura della storia e della cultura?

carbonara

Oggi lo chef che pubblica una foto sui social di un piatto rivisitato rischia la scomunica. Gli integralisti ortodossi lo aspettano al varco, lo insultano, arrivano persino a minacciarlo di morte. Lanciano anatemi, sbandierando antichi documenti conservati presso le loro chiese, le Camere di Commercio.

Figurati che cosa può succedere se si mette in discussione una ricetta storica identitaria. Famelicamente avanzo un quesito: Perché non accettare un viaggio nelle origini di piatti che evidentemente non possono essere come li apprezziamo e li mangiamo oggi? Mah!

L’eretico Luca Cesari minacciato per una carbonara… non è una barzelletta!

Luca Cesari fece già scalpore con il libro “Storia della pasta in dieci piatti,” dove affermava che le fettuccine Alfredo fossero il primo piatto di pasta della tradizione italiana

Il 7 dicembre 2023 accade ciò che non doveva accadere. Lo storico della gastronomia, l’eretico Luca Cesari, pubblica un reel in cui cucina “la Carbonara Originale”, la prima ricetta della carbonara pubblicata su “la Cucina Italiana” numero di agosto 1954, con pancetta, aglio, cipolla, gruviera e uova intere.

E così di fronte ad un attacco alla ricetta della carbonara, tutti i gastro difensori della tradizione  sono stati pronti per partire al richiamo della Guerra Santa.

Un secondo dopo la pubblicazione sono piovuti commenti velenosi, ingiuriosi, persino minacce di morte. Il polverone ha attirato l’attenzione del Times che all’accaduto ha dedicato un articolo. Insomma la carbonara non si tocca, dimenticandosi che le ricette sono sempre il risultato di evoluzioni.

La carbonara non si tocca, ma il panettone…

Il Natale è panettone

La carbonara è sacra, ma sembra non esserlo il panettone, di recente accusato dal Times di essere un dolce privo di grandi attrattive. Di certo, peggiore dell’inglese pudding,

Il panettone, dalle origini ancor poco chiarite, è stato portato al successo e a diventare il re delle tavole natalizie da Angelo Motta. È lui nel 1919 a codificare la ricetta, dichiarando indispensabili i canditi. Ed è proprio l’odio di molti per la frutta candita che ha fatto sì che sorgessero numerose varianti per sostituirla. Da qui il successo dei cosiddetti panettoni creativi. In questo caso nessuno ha protestato, azi tutti hanno accolto con somma benevolenza tutte le novità. Forse ai leoni da tastiera non piacciono i canditi!

Ai leoni da tastiera non piacciono i canditi!

Nato prima il panettone o il pandoro

Quando il critico enogastronomico del Times, Tony Turnbull, ha inveito contro il panettone, le reazioni sono state assai timide. Il giornalista inglese lo ha definito un errore della pasticceria, troppo dolce, troppo cotto, insomma indigesto. Più che un’accusa giustificata sembra un’isterica difesa del nazionale pudding, non più amato dagli inglesi. Secondo le stime dei supermercati anche nel Regno Unito è scoppiata la panettone- mania!

Povero panettone, il dolce tanto apprezzato nel mondo ( i maggiori produttori sono il Brasile e il Perù), non ha la simpatia dei nostri ortodossi, che sembrano più interessati a schierarsi nell’italica lotta tra candito sì, candito no.

 

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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