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Merendina e Generazione X: una passione che si lega a uno stile di vita sano

Come si rapporta la Generazione X con la merenda? La fanno 3 italiani su 4 spaziando dalla frutta allo yogurt, senza rinunciare alla merendina.

Oggi le merendine sono mangiate da 8 italiani su 10 (83%) dai 42 ai 57 anni e più della metà (53%) lo fa almeno 1-2 volte a settimana.

Le merendine sono un prodotto italiano nate da una tradizione che si è saputa coniugare con l’innovazione.Hanno visto la luce grazie alla rielaborazione delle ricette della pasta frolla, sfoglia e dal pan di Spagna. L’dea vincente è stata la facilità di consumo, la porzionatura corretta dal punto di vista nutrizionale e la sicurezza dal punto di vista igienico. Secondo i dati raccolti da una ricerca di Unione Italiana Food, la Generazione X, quella degli adulti nati dal 1965 al 1980, la merenda non manca quasi mai nel corso della loro giornata. Tre italiani su quattro appartenenti alla Generazione X (76%) fanno merenda almeno una volta giorno e nella “top five” dei prodotti più consumati ci sono:

  • la frutta (62%)
  • lo yogurt (52%)
  • i biscotti (39%)
  • i crackers (39%)
  • le merendine confezionate (32%).

Ecco i risultati dell’indagine “Generazione X: merenda e stile di vita” commissionata da Unione Italiana Food a Bva Doxa che ha analizzato, attraverso 1.001 interviste online condotte su un campione rappresentativo della popolazione italiana, con focus sulla Generazione X (42-57 anni), il rapporto con la merenda, con le merendine e lo stile di vita di questa fetta della nostra popolazione.

Merendina e Generazione X: che cosa motiva la passsione?

Senza dubbio la varietà che consente di alternare il dolce al salato e le tipologie più classiche a quelle più nuove. Ma diamo un’altra occhiata ai dati della ricerca. La metà degli italiani appartenente alla Generazione X (50%) alterna lo spuntino dolce a quello salato, il 35% fa una merenda sempre e solo dolce, mentre il 15% preferisce farla salata. Per 6 italiani su 10 (59%), di questa generazione, la merenda si fa sempre a casa. Mentre il 41% la fa fuori casa, ossia in ufficio (35%), all’aria aperta (4%) oppure on the go (2%).

Gli stili di vita della Generazione X

La Prof.ssa Silvia Migliaccio, Presidentessa della Società Italiana di Scienza dell’alimentazione, chiarisce il significato di sedenterietà e attività fisica, termini spesso usati in modo poco appropriato.”L’attività fisica descrive tutto ciò che mette in moto la muscolatura scheletrica, determinando un dispendio energetico superiore a quello a riposo. Si definisce sedentario chi fa un’attività fisica inferiore a 3,5 ore alla settimana. L’attività fisica può essere poi strutturata per raggiungere determinati risultati.” Ma la Generazione X che immagine dà di se stessa?

  • L’86% ha uno stile di vita attivo.
  • Amano le passeggiate: il 49% cammina all’aria aperta, mentre il 41% si muove a piedi.
  • Per essere attivi si inizia dai piccoli gesti quotidiani: il 64% usa le scale invece dell’ascensore.

È importante avere uno stile di vita corretto, che includa una dieta equilibrata, nella quale possono essere inserite – 1/2 volte a settimana – anche le merendine, ed un’attività fisica adeguata, che ci allontani da comportamenti sedentari”, spiega la Prof.ssa Silvia Migliaccio, Presidentessa della Società Italiana di Scienza dell’alimentazione. “Fare una passeggiata di un’ora fa spendere fra le 180 e le 300 calorie, una nuotata a velocità media permette di bruciare tra le 400 e 600 calorie. Chiaramente le calorie spese dipendono dal peso del soggetto e dalla tecnica, ma, in generale, uno stile di vita sano e attivo permette di arrivare alle decadi di vita più avanzate con abitudini di vita ottimali e virtuose e in un buono stato di salute”.

Insomma, merendina e Generazione X un amore senza fine!

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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