Chi non ama lo zabaione? Come la madeleine di Proust, richiama l’infanzia. Una storia misteriosa, le sue origini non sono certe. Probabilmente si cominciò a farne uso in pasticceria nel XVI secolo. La prima testimonianza scritta risale al ricettario di Bartolomeo Stefani scritto nel XVII secolo.
Le origini non certe dello zabaione
Secondo alcuni la più antica ricetta risalirebbe alla creatività di un cuoco della corte dei Gonzaga, a Mantova.
Altri storici ritengono, invece, che la ricetta sia nata intorno al 1500 nei pressi di Reggio Emilia e che abbia preso il nome dal Capitano Giovanni Baglioni – chiamato in dialetto “Zvàn Bajòn. Ma esistono altre tesi che, affermano che fu creata a Torino nel 500 dal francescano Pasquale de Baylon, santo protettore dei cuochi. Anche Venezia ne rivendica la paternità.
Lo zabaione – conosciuto anche come zabajone o zabaglione – è una crema dolce facile da preparare, ma che non si può risolvere banalmente con sbattere tuorli e zucchero. C’ è una regola da non infrangere. I tuorli vanno sbattuti a caldo e soprattutto non bisogna sbagliare le quantità degli ingredienti.
Quando preparare lo zabaione?
Beh è una ricetta invernale, particolarmente adatto per festeggiare il Natale, il Capodanno e la Befana. Può essere proposto come dolce al cucchiaio ma anche per farcire dolci e torte.
La ricetta dello zabaione
Per zabaione
Ingredienti
tuorli 100 g (4 tuorli circa)
zucchero a velo 80 g
Marsala secco 80 g
Procedimento
Mettere i tuorli, possibilmente in un contenitore di rame con fondo non piatto, con lo zucchero e il marsala. Posizionare il contenitore a bagnomaria. Il fuoco deve essere basso. Fare addensare con una frustasbattendo continuamente. La crema dovrà non scivolare dalle pareti del contenitore. Si serve nelle tazze, con l’aggiunta volendo di cacao o polvere di caffè. Da servire caldo.
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