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Milano poliedrica e liquida: un laboratorio di idee per tutto il mondo

Ecco alcune delle novità (riflessioni, eventi, progetti, inaugurazioni…) che stanno emergendo a Milano in questo inverno del 2017...

Milano: velocità o lentezza?

Molte le discussioni sul futuro della metropoli che si sono aperte dopo le parole del sindaco Beppe Sala. Egli ha infatti recentemente dichiarato che “Milano deve ‘rallentare’, superare la frenesia dei ritmi profittevoli a ogni costo, ripensare criticamente i miti della ‘velocità’”. Tutto ciò ha un fondo di verità perché oggi, a livello globale, l’economia ha bisogno di superare l’ossessione della quantità e insistere invece sulla qualità, sulla sostenibilità, sulle strategie per uno sviluppo migliore e più equilibrato. Sulle dichiarazioni di Sala si sono aperti numerosi dibattiti e sono sorti pareri contrapposti: noi preferiamo invece un’altra strada, più ricca di sfumature,  condividiamo cioè l’intuizione di Francesco Morace (ne parla nel libro“Crescita Felice“):  “quick & deep, prima attenzione e lentezza (…) ma poi decisione giusta al momento giusto, con un fare tempestivo”. Propio organizzato dal sociologo e da Future Concept Lab si è appena conclusa la seconda edizione del “Festival della Crescita” al palazzo delle Stelline, così vicino ai luoghi del pensiero tecno-umanista del grande Leonardo da Vinci.

Milano: nuove iniziative e nuovi format

“Prendi in casa uno studente” è un’iniziativa che prevede la coabitazione tra un pensionato autosufficiente e un giovane non residente a Milano per condividere compagnia e alloggio. Il progetto di “MeglioMilano” si basa su un’ idea molto semplice: due generazioni si avvicinano per un aiuto reciproco. Gli ospitati non pagano un vero affitto ma partecipano mensilmente alle spese di casa, collaborano con piccoli aiuti e un po’ di compagnia. Sul versante della sharing economy, altre novità: nel frattempo che inCoworking apre la sua quarta sede in zona Washington, COventidue, in Corso XXII Marzo, propone il primo progetto di cohousing in centro città: il progetto consiste nella ristrutturazione di un palazzo storico in stile liberty, circa 60 appartamenti di diverso taglio e dimensione, accanto ai quali sono previsti spazi di co-working (e sono circa 180 mq l’area di spazi comuni) gas-free, park free, e-incentive…. Ecco un rapido elenco delle nuove aperture autunnali di Milano, tra ristoranti, pasticcerie e cocktail bar, tutti all’insegna dell’eccellenza e dell’originalità.

  • “The stage” (piazza Gae Aulenti 4) riapre all’insegna del concetto di sharing; il ristorante di Fabrizio Albini e Martino de Rosa ha infatti elaborato un menu sia in versione singola che in versione sharing, servito al centro del tavolo, pronto per essere condiviso.
  • A “La Bottega di Lomi” (via Sant’Agnese 16) si gustano invece piatti semplici della tradizione italiana; è insomma una gastronomia Made in Italy di alto livello e a km zero, uno street food accorto, consapevole e gustoso.
  • “Felice a Testaccio” (via del Torchio 4)  è il ristorante di cucina romana a regola d’arte che finalmente è arrivato a Milano.
  • La pasticceria, su progetto del colosso dolciario francese Délifrance, del maestro Alessandro Servida e dell’artista serbo Mihailo Beli Karanovic “À la folie” (via Statuto 4) propone dolci studiati per rappresentare tutte le sfaccettature della personalità femminile.
  • “Wood*ing Bar” (via Garigliano 8) ha sede  in un vecchio colorificio dell’Isola ed è il primo bar dedicato alla wild mixology, nuovo progetto di Valeria Margherita Mosca; qui bere diventa un’esperienza unica.
  • Un luogo nascosto in zona Ticinese, un ambiente intimo, lussureggiante e metropolitano è invece “Sixième Bistro” (via Scaldasole 7).
  • “Ten Grams” (via della Moscova angolo largo La Foppa) incarna il primo fast food di tartufo a Milano con prezzi onesti, ideale per l’aperitivo e per una pausa pranzo gourmet.
  • “Garage Italia” (piazzale Accursio 86), il nuovo progetto di Carlo Cracco e Lapo Elkann che ha aperto il 7 novembre (in un’ex stazione di servizio ben visibile sul viale che conduce all’ingresso delle Autostrade del nord).

Nuovi concept, nuove aperture e preziosi restyling

  • Ha aperto in corso Venezia 3 (dove prima c’era Prada), il nuovo store di Woolrich che riporta un  concept allineato alle prossime inaugurazioni a New York, Londra, Parigi e Tokyo. I circa 700 mq si suddividono infatti su più aree e le particolarità del negozio sono due, una “extreme weather condition room”, una stanza che mantiene una temperatura che raggiunge fino a -20 gradi e dove si trova neve reale con l’obiettivo di far testare la tenuta al freddo dei capi e un’“area green” dove concedersi una pausa e rilassarsi.
  • In via Verri Patek Philippe ha aperto la sua più grande boutique in Europa, 300 mq all’insegna degli orologi di lusso, disposti su due livelli. L’interno ospita un’area VIP, una lounge che accoglie il cliente con un salotto doppio, una biblioteca con volumi dedicati alla storia della manifattura e agli orologi della Maison e un desk dell’orologiaio per gli interventi di riparazione.

 “Guardare, ascoltare, toccare”, un po’ di futuro prossimo

Le molte facce della Milano poliedrica dalla ristorazione alla moda alle fiere, attraverso una possibile strategia che unisca prontezza e riflessioneMipel-TheBagShow, la rassegna internazionale dedicata alla pelletteria e all’accessorio moda (Rho Fiera Milano dall’11 al 14 febbraio 2018), propone per il nuovo anno il tema dei sensi: “Guardare, ascoltare, toccare”, per coinvolgere i visitatori in un’esperienza sensoriale, attraverso percezioni ed emozioni.

La capitale meneghina, come abbiamo più volte scritto, non sembra dare segni di stanchezza e con un’originalità particolare, continua a produrre visioni e format, a folate, e funge ormai evidentemente, come laboratorio di nuove idee non solo per il mercato interno ma anche per il resto del mondo. L’attivazione di molteplici “gates” che sembrano poi vivere di vita propria nella costruzione di nuove architetture e nuove cittadinanze sta diventando una caratteristica evidente: l’ultima dupplice nota in chiusura, una nota poliedrica che ci fa meglio capire la vastità della visione in campo.

Il coraggio di innovare ed il Vivaio

  • Sono sei i progetti vincitori del premio “Il coraggio di innovare – Digital Award”, progetti provenienti da tutta la Lombardia. Questi i vincitori:
  • Breath, di Breath Srl (propone una collezione di abbigliamento che aiuta le persone a ottenere una corretta respirazione nella pratica dello Yoga e del Pilates. Una progettazione avanzata che aveva visto nel 2014 cimentarsi con il “corsetto RUAH” anche Giulia Tomasello, durante l’evento “Io sono makers”);
  • Paper Try-on, di Eugenio Pugliese (progetto legato al brand Quattrocento che consente di potenziare la vendita degli occhiali online garantendo agli acquirenti la possibilità di un’esperienza tattile e di fitting);
  • Virtual retail di ELSE Corp srl (attraverso la piattaforma ELSE – acronimo di Exclusive Luxory Shopping Experience – è possibile fare shopping in 3D e ordinare prodotti personalizzati);
  • La MIA scarpa DIY di Opendot srl (scarpa estiva bella e funzionale progettata per bambini con deficit motori che indossano tutori ortopedici);
  • MUSAA – Museo di Street Art Aumentata di Bepart (sviluppa un innovativo percorso di digitalizzazione del design finalizzato all’arredo urbano realizzando avamposti museali accessibili a tutti grazie alla tecnologia della realtà aumentata)
  • Cyrcus.it Design d’autore in digital fabrication di Denis Santachiara (movimento che promuove la manifattura digitale come nuova frontiera del design).

Per terminare: al Vivaio Awards 2017, tra gli svariati Premi distribuiti al teatro Franco Parenti , vi riportiamo quello relativo alla più bella frase su Milano 2017; la citazione scelta è di Giorgio Armani: «Milano è la città che ho scelto per vivere e lavorare, che ha accolto me e la mia famiglia nel primo dopoguerra. È una città dura, ma generosa. Difficile, ma con enormi possibilità. Sempre proiettata verso il futuro, sempre attenta a quello che succede nel mondo, e che cerca di essere perfetta. È la sua ambizione, e quando non ci riesce, soffre».

 

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Written by Fabrizio Bellavista

Innovazione e città intelligenti sono i settori di mio interesse e mi troverete attivo nelle sezioni FUTURE e MILANO.

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