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Differenze tra mozzarella, burrata e formaggi simili

Latte di bufala o di mucca, fresco, affumicato o intrecciato, soffice o grattugiato… ecco ciò che fa sì che ogni formaggio abbia la sua particolarità che lo rende unico. Mozzarella e burrata: conosci le differenze?

Ciò che distingue la mozzarella dalla burrata è l’interno. La burrata è una “tasca” di mozzarella dal cuore morbido, ovvero pasta filata sfilacciata a mano e addizionata di panna o burro.

Ci sono alcuni formaggi italiani che sono amati nel Nostro Paese, ma anche all’estero. É il caso della mozzarella. I francesi, ad esempio, quest’anno ne hanno consumata più del Camembert. Bianca, morbid, elastica e soffice allo stesso tempo, è la protagonista di molti piatti della cucina del Sud, fondamentale sulla pizza.

Formaggio filato (mozzare si riferisce al gesto del casaro di tagliare l’impasto filato caldo), la mozzarella in origine era prodotta con latte di bufala, munto da bovini portati dall’India in Sicilia dai saraceni nel X secolo. La sua fabbricazione fu sviluppata nel XII secolo dai monaci benedettini campani. Ora è prodotta ovunque, ma la sua DOP è la mozarella di bufala campana. Sono note decine di varianti: fior di latte, ciliegina, nodino, bufala con latte di bufala fresco, affumicata o treccia.

La burrata e i lontani cugini scamorza e caciocavallo

La burrata, originaria della Puglia, è solitamente fatta di latte vaccino. É composta da uno strato esterno di mozzarella solida e da un cuore arricchito dalla panna fresca o dal burro. Lontana cugina, la scamorza è un formaggio a base di latte vaccino o di bufala (raramente di pecora), a pasta filata, che, per asciugarsi e appassire, viene appesa durante la sua maturazione. Essiccata, a volte affumicata, può essere gustata soffice o grattugiata. Il caciocavallo è un formaggio a forma di sacchetto, più o meno secco, usato spesso per arricchire ricette di pasta.

E il provolone?

Il provolone, dolce o piccante, è un formaggio a pasta filata che può essere morbido e tenero, sapido e pungente. Si può utilizzare in cucina per farcire le verdure al forno, per i campani spaghetti alla Nerano, per la pasta al forno, per focacce, quiche, crespelle, ma anche in ciambelle salate e in fritti misti di verdure e formaggi.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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