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La”prima volta”di Cecco del Caravaggio a Bergamo

Cacciata dei mercanti dal tempio

Non ha alcun precedente storico la mostra dedicata dall’Accademia Carrara all’allievo prediletto di Michelangelo Merisi, la cui scuola si riconosce nitida nelle forme, nei colori e nella spregiudicatezza espressiva dell’artista. Un’esposizione unica per celebrare Bergamo e Brescia capitale italiana della cultura. Ce la racconta Raffaella Borea.

Basta soffermarsi a guardare alcune delle sue opere per comprendere perché Francesco Boeri fosse l’allievo prediletto di Caravaggio. Nonostante la luce del Merisi rimanga un tratto irreplicabile, in quello che fu, non solo suo seguace ma anche modello in almeno 6 dipinti, si legge tutta la scuola del Maestro. Maestro che, non a caso, è presente sin dal suo nome: Cecco del Caravaggio.

La”prima volta”di Cecco del Caravaggio a Bergamo

A Cecco del Caravaggio, l’Accademia Carrara, in occasione di Bergamo e Brescia capitale italiana della cultura, intitola la prima esposizione mai dedicatagli in Italia e nel mondo, articolata in 40 opere arrivate al Museo orobico grazie a prestiti nazionali e internazionali. A ricorrersi nelle sale recentemente rinnovate della Carrara sono 19 dei circa 25 dipinti conosciuti di Cecco, 2 opere di Caravaggio e una serie di realizzazioni di artisti che hanno ispirato e sono stati ispirati dal pittore. Il risultato è un percorso fatto di fascinazioni in cui si è naturalmente portati a cercare i guizzi del Merisi, salvo poi rimanere catturati da quelli del suo allievo, figura enigmatica e geniale come confermato dall’innovazione dei suoi impianti iconografici, dall’implacabile virtuosità delle sue forme, dalla potenza dei colori e dall’audacia dei soggetti.

Nel nome dell’iperrealismo, Cecco non ha infatti timori censori e dà spazio a chiari rimandi erotici e messaggi omosessuali, sottolineando così la sua indole insofferente alle regole e alle costrizioni. Accanto alle sue opere l’itinerario mette inoltre in evidenza anche artisti che gli furono vicini, come Valentin de Boulogne, Bartolomeo Mendozzi e Pedro Núñez del Valle, attraverso i loro lavori frutto di prestiti di collezioni soprattutto pubbliche custodite alla Galleria degli Uffizi e Palazzo Pitti di Firenze, al Museo del Prado di Madrid, al Kunsthistorisches Museum di Vienna, alla National Gallery di Atene, alla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, alla Galleria Borghese e Pinacoteca Capitolina di Roma, alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, al Wellington Museum di Londra, all’ Ashmolean Museum di Oxford e al Gemäldegalerie di Berlino. Da qui proviene la “Cacciata dei mercanti dal tempio”, straordinaria per la sua potenza espressiva.

Nel segno di Cecco, il visitatore è dunque chiamato ad un viaggio tra volti sofferenti, musici e santi oranti, capolavori fondamentali della ricostruzione del corpus dell’autore. La mostra può inoltre offrire l’occasione per vedere la collezione permanente della Carrara, custodita nelle 16 sale al secondo piano.

A seguito della recente revisione del Museo, le 300 opere esposte sono state divise in due grandi ali riprogettate dall’architetto Antonio Ravalli. Nella prima, identificabile grazie al colore rosso chiaro delle pareti, si trovano i principali capolavori dal Gotico al Rinascimento nel Nord e Centro Italia (Botticelli, Mantegna, Bellini, Raffaello) con la novità dell’inserimento di medaglie e placche dalla raccolta di Mario Scaglia donata al museo; nella seconda, invece, a stagliarsi sull’azzurro delle pareti, sono i maestri della pittura lombarda (Foppa, Lotto, Moroni) e le vedute veneziane del ‘700 messe a confronto con alcune delle sculture barocche donate da Federico Zeri.

A celebrare la riapertura dell’Accademia sono inoltre alcune nuovi lasciti, come  il “Ragazzo con canestra di pane e dolci” di Evaristo Baschenis donato da Scaglia e il “Ritratto di gentiluomo” di Fra Galgario acquistato recentemente dallo Stato e destinato proprio alla Carrara.

La scheda della”prima volta”di Cecco del Caravaggio a Bergamo

Cecco del Caravaggio – l’allievo modello

Date: 28.01.23/4.06/23

Dove: Accademia Carrara – Bergamo

Orari: Lunedi/giovedi – 9.30/17.30

 Martedi – 9.30/13 chiuso il pomeriggio

 Venerdi/domenica e festivi: 9.30/18,30

Info: lacarrara.it

Biglietti: da 13 euro

TESTO DI RAFFAELLA BOREA

CREDIT FOTO: @maryromanello

 

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