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Ricetta degli struffoli dello chef Gennaro Russo

Per Natale un dolce partenopeo apprezzato in tutta Italia (e non solo!): gli struffoli. Ecco la ricetta proposta dallo chef Gennaro Russo.

Lo chef Gennaro Russo del ristorante La Sponda dell’hotel Le Sirenuse a Positano (Sa) ci regala una ricetta della tradizione pasticcera napoletana: gli struffoli. Dai un’occhiata alla ricetta e mettiti al lavoro!

L’origine degli struffoli napoletani

Gli struffoli fanno rappresentano senza dubbio il dolce di Natale più colorato e divertente della tradizione partenopea. Amati da grandi e piccini, non possono mancare durante le celebrazioni delle feste sulle tavole campane. Nonostante ciò, a dispetto del nome, sembrerebbe che non siano stati inventati a Napoli, ma, secondo alcuni, in Grecia. Nella cucina ellenica, infatti, è presente un’antica ricetta molto simile a quella degli struffoli, i loukoumades, “ghiottonerie”, e anche lo stesso nome “struffolo” deriverebbe da “stroggulos”, “di forma tondeggiante”. Secondo altri, invece, l’origine sarebbe spagnola, più precisamente andalusa: il piñonate, medesimo procedimento, ma con forma allungata. Unica certezza è la loro segnalazione in due trattati di cucina del 1600, il Latini e il Nascia, dove vengono citati e accostati ad altri dolci simili di tradizione però umbra e abruzzese, mentre in Tuscia, ancora oggi, le castagnole vengono volgarmente chiamate per l’appunto Struffoli.

La ricetta degli struffoli dello chef Gennaro Russo

Ingredienti

Per 4 persone

200 g Farina “00”
1 g Sale Fino
45 g Strega
30 g Zucchero
65 g Uova
35 g Tuorli
25 g Burro
5 g Zeste Arancia
3 g Zeste Limone

Procedimento

Impastare tutti gli ingredienti tranne il burro che va in fine. Dopo aver ottenuto un impasto liscio, lasciar riposare circa due ore in frigo. A seguire formare dei finissimi filoni di impasto, tagliare a cilindri di circa mezzo centimetro. Cuocere in olio caldo di arachidi a 175°C.

Finitura

Portare 70g di miele a 120oC e cuocere con 10g di Anice; aggiungere gli struffoli fritti. Mettere gli struffoli ancora caldi sul piatto di portata e guarnire con confettini, confetti all’anice, limone, cedro e amarene candite.

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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