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Cucina esotica: il ras el hanout, l’eros in cucina

Il segreto del Ras el hanout? Essere un piatto da “Mille e una notte”. Un esempio di cucina esotica. Difficile farsi dare la ricetta, noi ci abbiamo provato. Il ras el hanout, una miscela di diverse piante, tra le quali anche numerose spezie, ne deve contenere almeno una afrodisiaca. Ogni cuoco ha la sua ricetta personale, che non vi rivelerà neppure sotto tortura. E’ un mix diffuso in tutto il Nord Africa, usatissimo in Marocco, dove è comune il motto: “Il ras-el-hanout è usato dalle donne che non sanno cucinare e diventano così delle ottime cuoche”. Il suo nome indica che il suo contenuto rappresenta il top delle spezie. Fino agli anni novanta, poteva contenere anche la cantaride, un piccolo coleottero, venduto in polvere, in Marocco come spezia afrodisiaca.

La ricetta classica: ottimo esempio di cucina esotica

Cannella, cardamomo, chiodi di garofano, coriandolo, cumino, curcuma, noce moscata, pepe nero e bianco, zenzero, boccioli di rosa, ma può contenere anche aglio, galanga, fiori di lavanda, macis, nigella, pepe di Giamaica, cassia, semi di finocchio, vari tipi di peperoncino, anice, anice stellato, alloro, radici di iris, grani del paradiso, zafferano, boccioli di rosa, lavanda, sale, e hashish . Tradizionalmente è composto da 19 spezie, ma può arrivare a contenerne anche 50.

Come usarlo

Come condimento del cous cous o del riso, ma anche per insalate con burgoul e per piatti con carne di pollo, di agnello o di capretto. In Tunisia condisce anche piatti di pesce. E’ utilizzato anche per fare dolci alla frutta.

Dove comprarlo

On line.

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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