Destinazione Valle del Moro partendo da Porto Mandracchio a Grado. Qui, dal 1° al 2 ottobre, si è svolta la manifestazione enogastronomica “Sapori in Laguna”. Un’interpretazione della cucina lagunare proposta da quattro grandi chef.
Due giornate dedicate alla cucina della laguna e a contaminazioni felici tra tradizione e innovazione. Il comune denominatore? Il rispetto dell’ingrediente.
Si può conoscere un territorio attraverso il cibo? Assolutamente sì. Lo ha dimostrato “Sapori in Laguna”, una manifestazione enogastronomica svoltasi il 1° e il 2 ottobre a Valle del Moro, isola raggiungibile facilmente in barca da Grado. Lo showcooking, curato da Fabrizio Nonis e organizzato nei pressi di un vecchio casone ristrutturato, ha visto come protagonisti quattro grandi chef: Igles Corelli, Simone Selva, Attias Tarlao e Aizza Vanni. Non solo cibo, ma anche cultura. L’evento ha avuto, infatti, il merito di farci ricordare che cosa fossero i casoni. Se in origine erano solo una misera abitazione di pescatori costruita in legno, fango e canne palustri, oggi sono spesso location per eventi, feste e manifestazioni enogastronomiche e culturali. In particolare Valle del Moro, circondata da una valle di pesca di grande fascino, consente, grazie ai racconti di Bruno Riccobono, di conoscere tutti i segreti e la storia della laguna.
Cosa è stato imperdibile a “Sapori in Laguna” a Grado?
Ve lo sveliamo subito, rivelandovi i protagonisti e i piatti che hanno rappresentato una diversa interpretazione della cacciagione in cucina. “Sapori in Laguna”, alla sua prima edizione, si è rivelata un vero format vincente!
Attias Tarlao
Tavernetta dell’Androna – Grado
Ravioli di germano reale nel suo guazzetto
Abbinamento: Chardonnay Liende –La Viarte
Un piatto che traghetta la tradizione verso la modernità e che, utilizzando tutte le parti del germano, ci ricorda come in cucina si può essere etici e sostenibili senza rinunciare al gusto.
Simone Selva
Ristorante Vite all’interno del Treviso Art District
Cinghiale koj e bernese di fegatiìo di merluzzo affumicato
Abbinamento: Schioppettino – Il Roncal
Un piatto creativo, audace, di un giovane chef stellato che ha avuto il coraggio di osare. Una proposta che vede come protagonista il cinghiale crudo inoculato con una muffa nobile. Una tecnica che rende la carne morbida, ma nello stesso tempo consistente.
Igles Corelli
Chef stellato, ora volto televisivo di Gambero Rosso Channel
Germano reale ripieno, salsa di more e bitter, morbido di zucca e sesamo tostato
Abbinamento: Refosco dal Pedruncolo Rosso – Tenuta Fernanda Cappello
Un piatto semplice ma mai banale e di grandissima eleganza. Una proposta istrionica nobilitata dalla grande conoscenza dell’ingrediente e dalla sapienza tecnica che esplode in un gusto immediatamente percepibile al palato.
Aizza Vanni
Ristorante La Colombara – Aquileia
Spezzatino di cinghiale con mele servito su pagnotta di pane
Abbinamento: Pignolo – Ermacora
Una proposta che è il trionfo della tecnica e della tradizione. Un secondo piatto rustico, molto saporito, sostanzioso, particolarmente apprezzato dagli amanti della carne selvatica.
Dove dormire e cenare a Grado
Per trascorrere una vacanza o un week end a Grado si può prenotare una camera spaziosa ed elegante presso il Laguna Palace Hotel Grado. Per pranzare o cenare si può, invece, prenotare un tavolo presso il ristorante Tavernetta dell’Androna. Qui, nel delizioso centro storico di Grado, si possono degustare i piatti della cucina italiana e delle cucina tradizionale rivisitata ma mai tradita. Un’altra opzione consigliata è Le Dinette, dove la cucina fa incontrare presente e passato, proponendo un tuffo nella tradizione con ingredienti ricercati in nome dell’eccellenza. Una cucina innovativa vintage!
Monica Viani e Roberto Rossi
GIPHY App Key not set. Please check settings