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Haribo compie 100 anni in nome dell’inclusività

Le caramelle più consumate al mondo, nate nel 1920, festeggiano i loro 100 anni con un progetto condiviso con la Fondazione Dynamo Camp Onlus.

Haribo compie 100 anni: la sua storia

La storia degli Orsetti d’Oro Haribo iniza in Germania, nei pressi di Bonn. Il giovane Hans Riegel apprende presso l’azienda Kleutgen & Meier una delle professioni più affascinanti al mondo: il caramellaio.

L’attività di caramellaio di Hans Riegel ha inizio in una piccola cucina ricavata da una lavanderia. Il capitale iniziale? Un sacco di zucchero, una lastra di marmo, uno sgabello, una cucina in muratura, un calderone di rame e un rullo. Due anni dopo, nel 1922, Hans assieme alla moglie Gertrud ha una delle sue intuizioni più geniali: gli Orsi Ballerini, simpatiche caramelle gommose al gusto frutta, le antenate degli iconici Orsetti d’Oro.

Si tratta di Orsetti diversi da quelli che conosciamo oggi. Più alti, più snelli riflettono il periodo che vive la Germania, uscita sconfitta dalla Prima Guerra Mondiale. In anni segnati dalla crisi economica, Hans Riegel regala un sorriso ai bambini e agli adulti. Come racconta Marco Piantanida, Amministratore Delegato HARIBO Italia: “sono caramelle che portano momenti di piacevolezza e di inclusione. Erano e sono animaletti dolci per tutti“. Gli Orsi Ballerini proprio per accontentare tutti erano proposti in cinque gusti diversi: lampone, arancia, ananas, fragola e limone.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’azienda cresce e si evolve. Negli anni 60 l’orsetto diventa più piccolo, conquistando una forma più aggraziata. Si rivoluziona anche il packaging. Non più sacchetti trasparenti ma una nuova e inedita confezione in stile Pop Art tanto in voga nel periodo. Gli Orsetti venivano custoditi da un involucro color oro con una finestra trasparente.

Negli anni ’70 i canoni estetici degli Orsetti d’Oro cambiano nuovamente: i piedini, fino ad allora rivolti verso l’esterno, vengono allineati e leggermente ridotti, mentre la forma complessiva diventa più compatta e stilizzata.

Gli anni Ottanta vedono una nuova era di cambiamenti: l’utilizzo di concentrati vegetali a base di frutta conferisce agli Orsetti una colorazione più tenue pur mantenendo il gusto di sempre. Non solo, sulle confezioni appare per la prima volta l’illustrazione dell’orsetto giallo con il farfallino rosso e lo slogan “Haribo è la bontà che si gusta ad ogni età”, a cui a metà a metà degli anni ’60, verrà aggiunta la seconda metà del jingle: “Che si gusta ad ogni età”.

E oggi nell’anno del centenario? Si regalano due nuove varianti, ampliando la gamma con la presenza, dal 2020, degli Orsetti d’Oro Extra Succo (con il 25% di gusto frutta in più) e dal 2022 dei nuovi Orsetti d’Oro Frizzanti: una nuova vivace variante che va ad affiancarsi alle versioni classica ed Extra Succo. Si conferma così la scelta di Haribo di andare incontro alla crescente voglia di naturalità e al desiderio d’incontrare chi vuole vivere la vita in modo frizzante.

Haribo compie 100 anni in nome dell’inclusività

La felicità fanciullesca è parte del DNA di Haribo, che ha scelto di essere vicino ai suoi consumatori e di supportarli soprattutto in quei contesti sociali, fisici e digitali, dove c’è più bisogno di “childlike happiness”. L’azienda, per accrescere il suo ruolo sociale sul mercato, ha deciso così di supportare attivamente Fondazione Dynamo Camp Onlus. L’obiettivo? Portare il sorriso a tutti quei bambini e alle loro famiglie che trovano nella Terapia Ricreativa un aiuto concreto per ritrovare fiducia in sé stessi e migliorare la qualità della loro vita.

Il sostegno si fonda sullo sviluppo di progetti che coinvolgono sia la community di Haribo, sia i suoi dipendenti in Italia. Il progetto che lega Haribo a Dynamo Camp si basa su due pilastri: diversità e inclusione. Come racconta Marco Piantanida: “La diversità è un valore aggiunto. Lo è anche nell’ambiente di lavoro. Un team è vincente, quando tutti entrano a farne parte con la loro unicità.”

Per poter raccontare i valori condivisi e i punti di contatto con Dynamo Camp, il primo passo è fare propri i principi d’inclusività, per poi raccontarli all’esterno. Sono previsti dei momenti di condivisione sia all’esterno, coinvolgendo la community in eventi a sostegno di Dynamo Camp, sia all’interno della struttura aziendale, con attività formative che permetteranno ai dipendenti di vivere in modo sempre più cosciente l’universo valoriale del brand e coltivare un pensiero consapevole all’importanza della diversità e dell’inclusività.

Il centenario è dunque un tassello di un grande mosaico che nei prossimi mesi porterà Haribo e Dynamo Camp a condividere e diffondere la felicità fanciullesca delle caramelle più divertenti sul mercato.

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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