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Cibo cultura, territorio: il fronte delle fiere

Un accordo tra Milano (Tuttofood) e Parma (Cibus). Una vera grande svolta culturale (se si farà).

E’ da molto tempo che scriviamo sulla necessità di “fare rete” nel settore alimentare e tanti sono stati gli screzi e le sovrapposizioni avvenute nel settore fieristico. Allo stesso modo parliamo spesso della necessità di una svolta culturale e parlando di Fiere lo facciamo perchè rappresentano l’ultimo miglio di una filiera di valori, storia, prodotti e servizi che si sviluppano sotto il grande cappello della tradizione culturale e culinaria nazionale.

Iniziamo partendo da dati certi. Nel 2020/21 il mondo delle fiere e degli eventi, dopo aver perso oltre il 70% del fatturato nel 2020, ha registrato solo un piccolo recupero negli ultimi mesi del 2021. Il 2022, ha visto già, al suo inizio, il rinvio del Sigep. Nell’autunno 2021, invece, l’intelligenza e la pausa pandemica ci ha fornito una case history interessante: Milano, con i tre appuntamenti condensati, cioè Tuttofood in combinata con Host e Meat-Tech, ha chiuso con un bilancio di oltre 150mila visitatori, cioè più del doppio di Anuga, la fiera di Colonia che ha totalizzato circa 70mila visitatori. Ma la cosa più importante è che a Milano si è rivista una fiera ‘vera’: code agli ingressi, padiglioni affollati, stand presi d’assalto, eventi, assaggi e tantissimi incontri.

Il fronte delle fiere: quali novità?

Ora siamo forse vicini – sottolineiamo forse, perché già nel 2009 ci furono simili iniziative poi sfumate – ad un accordo tra Milano (Tuttofood) e Parma (Cibus). Fiera Milano ha in corso una serie di approfondite analisi per configurare una ipotesi di partnership con la Fiera di Parma. Dunque si lavora ad una alleanza strategica sul cibo che non può che fare del bene; anzi, aggiungiamo noi, con il “buco” di due anni causati dall’epidemia, il rischio che altre organizzazioni in giro per il mondo si siano avvantaggiate è alto.

Per essere chiari questa è una nota ufficiale di Fiera Milano che spiega: “In riferimento alle notizie pubblicate da alcuni organi di stampa, Fiera Milano Spa conferma che sono in corso una serie di approfondite analisi da parte del management e di advisor, per configurare una ipotesi di partnership tra la Società e Fiere di Parma. A questo riguardo, si precisa che allo stato attuale la potenziale operazione non è ancora stata oggetto di delibera approvativa da parte degli organi delle rispettive società in quanto sono ancora in corso le opportune verifiche circa la fattibilità della stessa. La Società continuerà a monitorare l’informazione e se ne darà comunicazione secondo le norme applicabili”.

Se seguissimo le indiscrezioni apparse sui quotidiani il focus al centro sarebbe addirittura la cessione da parte di Milano di Tuttofood, in cambio di quote azionarie della Fiera di Parma, con l’obiettivo di creare un’unica grande fiera dell’agroalimentare capace di competere con colossi stranieri come l’Anuga a Colonia, e il Sial a Parigi. Speriamolo!

 

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