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#BlackLivesMatter: il mondo del food americano solidale con la protesta

L’assassinio da parte della polizia di George Floyd è la causa di numerose manifestazioni contro la violenza della polizia che si sono diffuse da Minneapolis a tutto il paese negli ultimi sette giorni. A sostegno delle proteste, molti volti noti della ristorazione hanno versato denaro nei fondi cauzione a Minneapolis e in altre città.

#BlackLivesMatter: il mondo del food americano solidale con la protesta

Non solo: hanno dato sostegno a Black Lives Matter e ad organizzazioni come Reclaim the Block a Minneapolis. In particolare alcuni proprietari di ristoranti e chef a New York hanno dato un significativo contributo in denaro in un momento difficile per la crisi generata dal Coronavirus. Il noto chef Joe Bastianich, che pure ha visto vandalizzato un suo ristorante a Los Angeles, appoggia le manifestazioni. Ha solo espresso la preoccupazione che la violenza di una minoranza di persone possa far sì che si distolga l’attenzione sull’accaduto che impone una riflessione su quanto la società americana sia ancora permeata di razzismo.

Apriamo una parentesi per ricordare che a pagare il costo più alto in termini di vittime per il Covid 19 è ancora una volta la popolazione nera americana. A subire le conseguenze più dure della pandemia sono i piccoli commercianti neri  che non hanno accesso agli aiuti del governo. Si calcola che il 40% dei piccoli imprenditori neri abbia perso il lavoro.

Il New York Times ha reso noto che circa la metà degli adulti neri ha perso il lavoro. Lo stesso George Floyd da marzo era alla ricerca di una nuova occupazione dal momento che il ristorante dove lavorava, il Conga Latin Bistro, aveva chiuso a causa del coronavirus e la sua attività di camionista era cessata.

E noi che cosa possiamo fare? Informarci, guardare, leggere le storie che ci raccontano l’apartheid, tristi narrazioni sui diritti negati, sulle vite distrutte e umiliate della popolazione di colore nella storia.

Il documentario consigliato da Famelici

Il documentario Netflix 13th (tredicesimo emendamento), pubblicato anche su YouTube, per renderlo accessibile proprio a tutti ci spiega che cosa si nasconde dietro al 13esimo emendamento americano e come questo ha portato a un’incarcerazione di massa in America. La regista Ava DuVernay mixa video d’archivio a interviste ad attivisti, giornalisti e docenti universitari per creare un docu essenziale per comprendere che cosa sta accadendo oggi negli USA.

Perché dovresti vederlo anche se viviamo in Italia? Perché purtroppo il razzismo tocca anche il nostro paese. Perchè tra i nostri amici ci sono persone di origini, culture e religioni diverse che potrebbero aver vissuto episodi di discriminazione. Perchè a nessun bambino siano insegnate queste regole:

“Non mettere le mani in tasca”
“Non indossare la felpa con cappuccio”
“Non uscire troppo tardi”
“Non toccare nulla che non stai acquistando”
“Non lasciare mai il negozio senza una ricevuta o una borsa, anche se è solo un pacchetto di gomme da masticare”
“Non uscire mai di casa senza il tuo documento”
“Non guidare con la musica troppo forte”
“Non fissare una donna bianca”

E se lo avessero insegnato a te, limitando la tua libertà, come avresti reagito?

Ricordiamo che violenza genera violenza.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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