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Talent day Olbia: come far incontrare domanda e offerta di lavoro

Si è svolto con esito positivo il primo appuntamento del Talent day Olbia, organizzato da Fipe Confcommercio, sostenuto da Anpal CPI, l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro.

La giornata si è aperta con il convegno “Passione e Professionalità al centro del lavoro nei Pubblici Esercizi” che ha chiamato attorno al un tavolo tecnico rappresentanze delle diverse realtà istituzionali e sindacali. Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, ha aperto l’incontro con il rituale saluto di benvenuto agli ospiti e ai partecipanti, una platea nutrita, composta prevalentemente da imprenditori e studenti provenienti dagli istituti tecnici di Olbia, Arzachena e Siniscola.

Questo è solo il primo Talent day, un appuntamento che diventerà annuale

É stato rodato in diverse città italiane e a Cagliari, prima di approdare anche qui ad Olbia. La risposta è stata immediata, sia da parte delle imprese che dalla domanda, con giovani e meno giovani che hanno dato la loro partecipazione all’evento.

“É solo il primo appuntamento del Talent day per Olbia – ha sottolineato nel suo intervento Gavina Braccu, presidente di Fipe Gallura – e l’entusiasmo con il quale è stato accolto dagli imprenditori e dai lavoratori è un ottimo stimolo per impegnarci nel crescere e migliorare sempre di più. É una formula tanto semplice quanto vincente questa del Talent day, perchè azzera le distanze tra le due parti e le mette a diretto confronto”.

talent day Olbia gavina Braccu
Talent day Olbia – Gavina Braccu

A disposizione 32 milioni di fondi pubblici per la formazione

alessandra Zedda talent day
Alessandra Zedda talent day

Dall’assessore regionale del Lavoro e Formazione Professionale Alessandra Zedda, un intervento significativo per testimoniare la ferma volontà nel sostenere progetti che hanno al centro lavoro e formazione. “Attraverso il PNRR disponiamo di oltre 32 milioni di euro da investire da ora fino al 2025 – ha voluto evidenziare Alessandra Zedda – destinati a formare circa 22mila persone. É una grande responsabilità per me e per la giunta regionale perchè è una somma importante che viene destinata al futuro del nostro territorio e della nostra comunità, a quei ragazzi che siedono oggi qui e a tutti coloro che stanno preparandosi tra i banchi di scuola per entrare nel mondo del lavoro. Da oggi possiamo dire che istituti tecnici, associazioni di categoria e imprese possono guardare al futuro con maggiore ottimismo grazie a questa importante disponibilità economica”.

É stata sottolineata l’importanza della cooperazione, del fare insieme. Paolo Moser e Sergio Arnò di Aspal CPI hanno voluto evidenziare la necessità del fare sistema. “Dal 2019 sono andati perduti quasi 200mila posti di lavoro secondo dati Union Camere – specifica Sergio Arnò – di cui la metà circa di posti a tempo indeterminato. Dobbiamo necessariamente operare insieme, tutte le forze istituzionali, sindacali e associative unite verso l’obiettivo lavoro. Questa è una partita che non si vince da soli, ma servono politiche di orientamento condivise sulle quali confrontarsi e impegnarsi tutti insieme, uniti”.

Sul portale del Centro per l’Impiego di Olbia sono stati pubblicati 321 annunci, per oltre 600 posti di lavoro, gran parte dei quali per chef e camerieri, lavapiatti e addetti alle camere, aiuti cucina e sala che però si faticano a trovare. Le ragioni sono svariate, dalla stagione spesso breve per soddisfare le esigenze del lavoratore alla perdita di appeal del settore turismo, passando per alcune leggi governative che penalizzano l’occupazione e il mondo del lavoro.

“Lo Stato c’è ed è cosciente ed attento a questa attuale situazione di difficoltà – precisa Paolo Moser – ma serve mettere al centro 4 punti, quattro P: Passione, Perseveranza, Professionalità, Persone. L’invito è di rivolgersi con fiducia ai nostri Centri per l’Impiego, dove opera personale motivato e sensibile alle diverse esigenze”.

Gli interventi di Carla Galdino, responsabile del Ministero dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca MIUR, di Salvo Manca, rappresentante Confcommercio, di Ottavio Sanna, direttore ITS filiera Agroalimentare, di Gavino Sanna, coordinatore al servizio dell’Assessorato all’Istruzione, hanno confermato la valenza del tema cooperazione. Con diversi distinguo.

Gavino Sanna ha voluto evidenziare la grave criticità nella formazione degli studenti, di come sia “umiliante” l’aspetto della pratica previste dagli istituti alberghieri con sole due ore settimanali. E di quale potenziale rappresentino i 5000 studenti che potrebbero, da soli, coprire le esigenze delle aziende sarde, diventando nel mondo ambasciatori della Sardegna. Carla Galdino ha espresso la necessità di un tavolo tecnico tra Inail, Ispettorato del Lavoro, Istituti tecnici per un confronto, oltre che sulla formazione, anche sulla sicurezza.

Premiare chi merita ed entrare nelle scuole

“L’illegalità deve essere combattuta perchè genera concorrenza sleale e danno erariale – sostiene Danilo Deiana rappresentante Cgil di Olbia – da qui la necessità di un protocollo d’intesa che segnala, attraverso un bollino di qualità, tutte quelle aziende che operano nella legalità e nel rispetto di leggi e regole”.

L’idea è anche quella di accompagnare questo distintivo da azioni pratiche che rendano benefici economici, e non solo, alle imprese virtuose. Deiana precisa anche l’esigenza di ridiscutere alcune normative che risalgono a tanti anni fa, quando il mondo del lavoro e il turismo si muovevano su dinamiche assai diverse. “Devono essere riprese anche logiche che regolamentano i corsi di formazione – conclude Deiana – a volte organizzati a maggio o giugno, per cui sfasati nei tempi rispetto le esigenze delle imprese. E’ importante inoltre iniziare un lavoro diretto sulle scuole, perchè è nelle aule che dobbiamo entrare ed incontrare gli studenti, parlare direttamente a loro, ascoltarli e confrontarci”.

Incontro e confronto tra imprese – studenti – lavoratori

Nel pomeriggio si è passati al pratico. Nella sala, allestita con 30 singole postazioni, si sono potute trovare e confrontare domanda e offerta. Le oltre 70 aziende che si sono iscritte al Talent day hanno incontrato gli studenti e i lavoratori in cerca di occupazione. Dal ricettivo alla ristorazione, dal charter al bar e caffetterie, fino a tutte le imprese interessate ad inserire personale a tempo determinato o indeterminato, formato o da formare, in modo da soddisfare le più svariate esigenze.

Qui abbiamo incontrato Alessandro Ledda e Alessandro Manca, due studenti sedicenni dell’istituto alberghiero di Siniscola. “Talent day l’abbiamo conosciuto attraverso l’associazione cuochi per la Gallura – raccontano Ledda e Manca – e a convincerci a partecipare è stato soprattutto il nostro professore di Scienza degli Alimenti, Giovanni Comanca. Abbiamo trovato svariate possibilità, da chi ci ha offerto lavori da “jolly”, per spaziare tra varie mansioni, a chi invece ci proponeva un’occupazione più specifica”.

Alessandro Ledda è un aspirante chef e continua una tradizione di famiglia. “I miei genitori hanno un locale da 40 anni a San Teodoro ed ho iniziato quindi a muovermi tra le pentole fin da piccolo – ci spiega sorridente – ma la mia esperienza la voglio fare in altre cucine, altri locali, per poter apprendere più tecniche e segreti. Ogni cuoco esprime il suo modo di intendere la cucina. C’è sempre da imparare. La scuola comunque è già un’ottima base, grazie ai docenti e alle attrezzature a disposizione”.

Alessandro Manca studia come cameriere, anche lui una passione che ha maturato fin da piccolo. “Abbiamo allestito nella scuola il bar didattico – racconta Manca – una buona soluzione per metterci alla prova. In termini di apprendimento, quindi, possiamo dirci soddisfatti, perchè ci sentiamo formati, pronti ad affrontare il mondo del lavoro. Qui al Talent day ho parlato con diversi ristoratori e penso di aver già scelto dove andare, anche se sono più di una le proposte interessanti”.

Alessandro Manca e Alessandro Ledda
Alessandro Manca e Alessandro Ledda

Giovani carichi di entusiasmo, positivi e propositivi, con le idee chiare e, soprattutto, con voglia di imparare, affermarsi, crescere. Giovani che hanno avuto anche la fortuna di incontrare docenti altrettanti motivati, capaci di costruire attorno a loro una struttura efficiente e funzionale, in grado di superare quei gap di default istituzionale.

Più complessa la ricerca di Claudia Fresi. Diplomata nel 2021 al liceo artistico, nutre l’ambizione di operare in ambito di grafica pubblicitaria, un settore che in Gallura non trova molti sbocchi. “Per questo mi sto rivolgendo anche a lavori stagionali – ci spiega Claudia – ma ho dovuto fare i conti con la pandemia, per cui molti locali non assumevano o assumevano in un numero molto ridotto rispetto gli anni precedenti”.

Claudia ha preso in esame diverse soluzioni, da aiuto cameriera a lavapiatti. “Tutto va bene, non mi spaventa nulla – riprende Claudia – devo cercare sempre il modo di affrontare gli spostamenti, poiché non sono automunita e devo muovermi con i mezzi pubblici. Un vero problema!”.

Un fenomeno in crescita: le scuole di cucina

Sono tante le problematiche che si frappongono tra imprese e lavoratori, ma il Talent day è senz’altro una risposta intelligente, semplice e funzionale all’obiettivo.

Nel frattempo un altro fenomeno si sta sviluppando. Le criticità che si riscontrano negli istituti tecnici e professionali, hanno portato alla nascita di numerose scuole di cucina che, anno dopo anno, crescono e migliorano. Investimenti sui docenti e sulle strumentazioni garantiscono una formazione di buon livello, spesso superiore a quella fornita dalla pubblica istruzione. Ne parleremo in un prossimo articolo.


 

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Written by Roby Rossi

Vivo da emigrato dalla nascita, da lombardo a emiliano, da trentino a sardo, con lo zaino in spalla, quando non lo dimentico da qualche parte. Dimentico cose con la stessa facilità di infilarsi le infradito! Sarà perchè, come mi dicono fin da piccolo, ho la testa tra le nuvole. E, forse anche per questo, viaggio con il naso all'insù, alla ricerca di quella testa volante...

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