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Fake news sul gelato: il dossier IGI fa chiarezza

Parlare del gelato industriale è ancora un tabù. Tutti lo mangiano, ma pochi gli riconoscono quel valore che meriterebbe. Ma ora ci pensa il dossier “Nutrizione & Gelato” dell’ Istituto del Gelato Italiano (IGI) a fare chiarezza.

L’IGI è nato nel 1991 proprio con lo scopo di assicurare alti standard di produzione. La sua istituzione ha portato alla formulazione del primo codice di autodisciplina produttiva formulato dopo la raccolta di informazioni scientifiche capaci di garantire l’eccellenza. Un codice che ha validità europea, visto che pochi paesi hanno una legislazione che tuteli e dichiari quando un gelato può essere definito tale.

Miti da sfatare? Il gelato industriale è buono e sicuro

Le aziende che producono il gelato industriale e che fanno parte dell’IGI reinvestono il 15% del fatturato nella ricerca per offrire un gelato sostenibile, sicuro, buono ed equilibrato dal punto di vista nutrizionale. Il gelato è un alimento che deve generare piacere e che dunque deve andare incontro al gusto del consumatore. Oggi, in particolare, deve rispondere anche alle esigenze di chi soffre di intolleranze.

Occorre poi saper interpretare il presente per creare nuovi trend. Questo spiega l’attuale successo dei gelati ai gusti esotici, ai diversi tipi di cioccolato e ai gusti gastronomici.

Il gelato industriale ha fatto negli ultimi anni passi da gigante, aumentando gusto, gradevolezza e capacità di gratificare anche i palati più esigenti, prestando attenzione anche alla varietà di forme, tipologie e ingredienti. Il controllo dei valori nutrizionali ha poi consentito di pensare al gelato come alimento, oltre che come peccato di gola, ad un vero e proprio alimento.

Quanto gelato si può mangiare

Non l’intera vaschetta, anche se una parte di noi ci suggerirebbe di farlo. Il gelato è  uno snack, per cui giornalmente il valore medio concesso è tra 5 e 12,5% di calorie, circa 2000 kcal, ovvero un range tra 100 e 250 kcal per porzione di gelato. Semplifichiamo due “palline” di scoop, lo strumento che serve a realizzarle.

Il gelato per tutte le età

Alcune pagine del dossier “Nutrizione & Gelato” riguarda il rapporto dei bambini con il gelato. Il Dottor  Giuseppe Morino, Responsabile UO Dietologia Clinica presso l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, ne approva il consumo come alimento invitante e nutriente nel contesto di un regime alimentare bilanciato. Un bambino educato nel seguire un’alimentazione corretta basata su rispetto dei pasti, consumo di frutta e verdure, varietà alimentare e abituato a praticare una attività fisica strutturata, può tranquillamente consumare alimenti ritenuti ad alta densità calorica, come il gelato, senza privazioni e con equilibrio.

In realtà il consumo di gelato è un ottimo alimento anche in età adulta. La sua capacità di richiamare ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza, la sua capacità di gratificarci, concorre al nostro benessere. E per gli anziani? Il consumo di gelato fa rima con piacere, gusto, ricordo di un sapore antico e, soprattutto, è facile da deglutire ed è un alimento ricco di importanti proprietà nutrizionali. Recuperare la “memoria” del gusto significa tenere allenata la mente.

Fake news sul gelato: il dossier IGI le smonta definitivamente

  • Le donne incinte possono affondare senza timore il cucchiaino nel gelato.
  • La presenza di conservanti. L’unico conservante è il freddo.
  • Gli alimenti edonistici non sino il “male assoluto”, vanno solo gestiti.
  • Non è un prodotto ultra-processato, ha solo bisogno di diversi passaggi di lavorazione.
  • Non è un alimento da consumare solo in estate. Dobbiamo superare, soprattutto in Italia, un limite che è solo culturale.

Conclusione famelica

Il gelato si può mangiare senza senso di colpa!

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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