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Ciclo doloroso e le paturnie: come mangiare fuori casa

Per noi donne l’arrivo del ciclo mensile può diventare un vero incubo: ci fanno compagnia voglia di dolci, cioccolato e farinacei, gonfiore addominale e talvolta aumento di peso, nervosismo e insonnia. Poi ci si mette la vita frenetica e magari l’impossibilità di prepararci i cibi più adatti a contrastare la sindrome premestruale. “In quei giorni è fondamentale mangiare più sano riducendo drasticamente l’introito di zuccheri, aumentando il consumo di acqua e tisane che aiutino a ridurre il gonfiore addominale e gli eventuali crampi e soprattutto scegliere cibi in grado di apportare sostanze nutritive che ci aiutino a stare meglio” – è quanto consiglia Debora Cantarutti, creatrice del progetto ‘BON Cibo buono che fa bene’, esperta di dieta alcalina e nutrigenomica. “Questo è il primo progetto orientato alla sensibilizzazione sugli effetti non solo degli ingredienti utilizzati ma anche dei prodotti finiti sul consumatore. Nostro obiettivo è di fornire alternative sane per tutte quelle persone che per motivi di lavoro o di svago consumano i pasti fuori casa. Se per mancanza di tempo siamo costrette a mangiare al bar proprio in quei ‘giorni’, a colazione sarebbe opportuno scegliere uno yogurt magro a cui aggiungere un cucchiaio di semi di lino macinati portati da casa e uno di crusca di avena accompagnato da una spremuta di arance o un succo di mirtilli al naturale e per le più irriducibili una brioche senza zucchero con un cappuccino preparato con il caffè d’orzo e latte di soia, per la pausa pranzo l’ideale sarebbe un tramezzino di pane di segale o integrale (caratterizzati da basso indice glicemico) con salmone, avocado e zucchine alla griglia. In alternativa la versione veg potrebbe essere preparata con pane integrale, hummus di ceci (ricchi di vitamine del gruppo B e soprattutto di sali minerali come potassio e magnesio che aiutano a contrastare la ritenzione idrica), fettine di avocado (apportano omega 3 e glutatione, potente agente anti radicali liberi), spinacini novelli o soncino.”.

Ci sembra importante cogliere il ‘qui e adesso’ del nostro quotidiano e di personalizzare il cibo che mangiamo anche in funzione delle varie situazioni che viviamo. In questo caso si è trattato di ciclo mensile e, conseguentemente, di come mangiare al meglio fuori casa ma, naturalmente, la visione di Debora si adatta a moltissimi contesti.

Nella foto: Debora Cantarutti, founder di “Bon”

 

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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