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Il Quark Hotel Milano e la sua seconda vita: uno sguardo sul futuro

Riapre, completamente rinnovato, il Quark Hotel di Milano. Nuovo concept, nuovi interni e la ristorazione affidata allo chef Andrea Ribaldone. Un’oasi urbana di benessere nel mezzo della frenetica città del business, ora riscopertasi ricercata meta turistica.

A volte bastano pochi minuti per mettersi nel mood vacanza. Il Quark Hotel Milano è il posto giusto per essere in una grande città come Milano e nello stesso tempo in un’oasi di pace.

A Milano, in via Lampedusa, nel cuore del quartiere Vigentino, poco distante dall’Università Bocconi, dallo IULM e dalla Fondazione Prada, Quark Hotel Milano scommette sul futuro di una città che punta a riqulificare i quartieri periferici. Se vi interrogate sulle distanze dal centro, eccole: il Duomo dista meno di 4 km, mentre l’Aeroporto di Linate, la Stazione Centrale e quella di Rogoredo sono tutte raggiungibili in 15-20 minuti di auto. La particolarità del nuovo hotel è la doppia anima business/leisure e la sua cucina – aperta anche a chi non è ospite dell’albergo – raffinata e a prezzi competitivi.

Durante la conferenza stampa di presentazione del Quark Hotel Milano Stefano de Santis, CEO di Aries Group, ci racconta le motivazioni di un grande investimento: “Milano è una città in continua evoluzione, la sua dinamicità e la sua capacità di creare tendenze la rende una scelta anche turistica sempre più ricercata. Noi credendo nella sua crescita abbiamo deciso di mettere in campo il progetto Quark, un significativo investimento da parte di Aries Group. Quark sarà un punto di riferimento per l’area di via Lampedusa, una zona che si sta trasformando grazie a importanti progetti di riqualificazione e dove ci presentiamo come precursori di questo imminente cambiamento».

Un “tour” per scoprire il design del nuovo Quark Hotel Milano

Suite Quark Hotel Milano

Dal design contemporaneo, progettato dallo studio di architettura CaberlonCaroppi, l’hotel dispone di 283 camere, tra cui 16 camere Superior di 30 mq, 128 Junior Suite di 40 mq, 12 Apartment Family Suite da 70 mq, 60 Family Suite da oltre 45 mq e 52 camere dello Studios’ Floor al 5° piano, destinate a soggiorni ibridi e long stay. Particolare attrenzione è stata prestata ai materiali e ai tessuti tutti con texture dall’effetto naturale e con accostamenti cromatici che vanno dai toni caldi della terracotta a quelli freddi del grigio. 

Il ristorante Morbido: una cucina tradizionale rivisitata per emozionarti

quark hotel milano ribaldone

La linea gastronomica è firmata da Andrea Ribaldone, chef stellato, che sa sempre fare emergere il suo stile. Milanese d’origine e piemontese d’adozione, Ribaldone coordina un progetto complesso che prevede lo stuidio dei menu, la ricerca dei fornitori e la supervisione del lavoro della brigata. Non aspettatevi una cucina d’albergo anonima, dal gusto uniforme, priva di personalità. I menu creati da Ribaldone esaltano prodotti di stagione, scelti tra produttori locali e utilizzati per creare ricette semplici ma assai gustose. Una cucina tradizionale rivisitata e Made in Italy adattata alle cucine di un ristorante d’albergo. La sfida della ristorazione alberghiera è quella di servire piatti gourmet e, nello stesso tempo, far quadrare i conti. Sembra semplice, ma non lo è. Lo chef Ribaldone lo sa fare con maestria.

La formula vincente di una cucina semplice ma gourmet

quark hotel chef

A Milano, a guidare la brigata del Quark Hotel Milano, è l’executive chef Moreno Ungaretti, 43 anni, di Barga (Lucca), con già diverse esperienze in importanti strutture alberghiere. Con la sua brigata propone una cucina tradizionale rivisitata piena di sfumature, di sapori facili da individuare, priva di qualsiasi artificio e con una presentazione estetica impeccabile. Riassumendo: tecnica corretta e utilizzo solo degli ingredienti necessari.

Io ero stata ospite molti anni fa al Quark Hotel, nella sua primna vita, ed è stata una vera sorpresa scoprire la nuova veste dell’albergo e della sua proposta enogastronomica. I cambiamenti sono dasvvero rivoluzionari! A partire dall’organizzatissima cucina a vista nella sala colazioni.

La buona notizia è che il ristorante Morbido è aperto anche a chi non è ospite dell’hotel. Finalmente un buon ristorante al Vigentino, dove degustare una cucina fresca, divertente, legata alle tradizioni della cucina italiana, realizzata con una tecnica raffinata esaltata dalla ricerca di un prodotto eccezionale. Tra le proposte da ordinare a occhi chiusi i Mondeghili con maionese alla senape, lo Spaghetto Milano con crema di risotto allo zafferano e ragù di ossobuco in gremolada (presentato per la prima volta all’Expo per rappresentare la cucina italiana) e la Costoletta di vitello alla Milanese (una delle migliori che io abbia mai mangiato!)

A disposizione degli ospiti, oltre al ristorante Morbido, un salone per eventi e banchetti, La Veranda, la sala per le colazioni e il lobby bar. C’è anche un grab&go, aperto 24 ore su 24, con proposte dolci e salate.

Per il business si pensa in grande

quark hotel 2023

Un centro congressi su tre livelli, con una superficie complessiva di 6.200 metri quadrati, 42 sale meeting di cui 2 plenarie da 800 e 1.450 metri quadrati, quest’ultima in grado di ospitare oltre 1.500 persone: a Milano non esiste nulla di più grande. Sommando tutte le sale per meeting disponibili si arriva a mettere a disposizione 5000 posti. L’obiettivo è quello di far sì che l’ospitalità congressuale favorisca la rete d’incontri per sviluppare business.

Quark Hotel Milano

Via Lampedusa 11/a – 20141 Milano (Mi)
Tel 02 847391

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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