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Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere!

Abate, Kaiser, Coscia, Williams, Decana, Martin – secca, Conference. Gorgonzola, Roquefort, Bleu d’Auvegne, Asiago, Camembert, Brie, Montbrison, Fontina, Caciotta. Una lista di abbinamenti che potrebbe essere infinita. La pera è un frutto proposto in abbinamento in diversi dessert o antipasti. Tradizionalmente è stato il frutto della colazione o del pranzo per contadini e pastori. L’abbinamento più classico prevede formaggio di capra o di pecora e pere William o Coscia. La famiglia dei Camambert o dei Brie si sposa bene con le Kaiser o le Spadona. I caciocavallo o le ricotte fresche o leggermente stagionate con le Cosce, anche non completamente mature. I formaggi a pasta erborinata si abbinano meglio alle varietà autunnali e invernali come Abate, Decana, Conference. I provoloni, soprattutto quelli piccanti, sono una delizia per il palato quando si accompagnano alla pera Decana. Lo stesso vale per il Gorgonzola, il lodigiano Pannerone e il Taleggio. In Sardegna è tradizione mangiare il Primo Sale con le pere, oggi diventato anche un gusto gelato. L’ Asiago va a nozze con le pere William ed è un ottimo ripieno per ravioli. Le pere e il formaggio sono un ottimo abbinamento per i risotti. Chi non conosce il risotto al Gorgonzola, al Pannerone o al Taleggio? É preferibile scegliere le Decane o le Abate. Se ti piace osare in cucina puoi rivoluzionare la ricetta romana “cacio e pepe” aggiungendo proprio le pere!!!! Da non sottovalutare il risotto con Speck, Asiago e le immancabili pere. Continuiamo la lista? Piatti freddi con pasta o riso,  quiche,  pizze rustiche con pasta brisé. Non mancano i dolci, tra i quali spicca la Torta Sorrentina di ricotta e pere. Per gli aperitivi si possono proporre diverse tipologie di formaggi abbinato a miele, frutta fresca e confetture.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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