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Quelle nuove etichette da leggere con attenzione

Con l’inizio dell’anno è scattato l’obbligo della dichiarazione nutrizionale sulle etichette di prodotti alimentari confezionati. Entra  in pieno regime il Regolamento europeo sull’etichettatura di cibi e alimenti confezionati.

Ecco le principali norme relative alle nuove etichette

  • Nelle etichette devono essere indicati il valore energetico e la quantità di grassi (con la sottovoce acidi grassi saturi), di carboidrati (con il parziale degli zuccheri), di proteine e sale.
  • L’indicazione del valore energetico va riferita a 100 grammi o 100 millilitri dell’alimento, oppure alla singola porzione. Il valore energetico è espresso in percentuale in rapporto alle assunzioni ipotizzate per un adulto medio, cioè circa 2000 calorie al giorno.
  • Non vi è obbligo di etichettatura nutrizionale per i prodotti ortofrutticoli freschi e i mono ingrediente non trasformati o solo stagionati; le farine, le acque, aromi, spezie, erbe, dolcificanti, gomme da masticare, integratori alimentari. Sono esclusi dall’obbligo anche i preincartati (gli alimenti porzionati dai reparti interni del supermercato) e i cibi contenuti in confezioni piccole, con superficie inferiore ai 25 centimetri quadrati.
  • E’ obbligatorio riportare le indicazioni riguardo gli allergeni, le tipologie di olio, la presenza di teina e caffeina, l’aggiunta di steroli e stanoli vegetali, i trattamenti subiti dagli alimenti, la presenza di acqua, il Paese di origine, l’eventuale indicazione “decongelato”.
  • Oltre la data di scadenza va indicato il termine minimo di conservazione.

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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