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La Sila prossimo patrimonio Unesco?

Il 24 gennaio è stata comunicata una notizia importante: la decisione di inserire gli “Ecosistemi forestali della Sila” e le “Alpi del Mediterraneo” nella Lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco per il 2019. Le Alpi del Mediterraneo hanno una candidatura transnazionale con Francia e Principato di Monaco, sviluppandosi anche in altri Paesi. La Commissione nazionale italiana per l’Unesco ha candidato per il 2019 anche la Perdonanza celestiniana e ha iscritto alla lista propositiva italiana il sito Grotte e carsismo evaporitico dell’Emilia Romagna. Io conosco la Sila e posso dirvi che è un vero gioiello, ancora poco conosciuto, tutto da scoprire.

Perché la candidatura del Massiccio della Sila a Patrimonio Unesco? Per il suo interesse scientifico: qui sono presenti importanti processi biologici ed ecologici legati ad ambienti terrestri e acquatici. Sicuramente poi  risponde a due criteri fondamentali per poterlo diventare. Infatti per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio mondiale di deve soddisfare: “la rappresentatività di significativi ininterrotti processi ecologici e biologici nell’evoluzione di ecosistemi terrestri e acquatici e di comunità di piante e animali”. Inoltre occorre che ci sia la “presenza di importanti habitat naturali per la conservazione della diversità biologica“. Noi aggiungiamo che in Sila si mangia divinamente e che si possono scoprire diversi prodotti: dalla patata silana al caciocavallo silano DOP.

L’Italia è il paese delle meraviglie, il nostro Paese ha ben 53 siti iscritti!

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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