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Milano: a cena da Shambala, ristorante fusion dove si mangia il miglior Pad Thai

A cena da Shambala, ecco il nostro consiglio.Per gli amanti delle novità e dei sapori fusion, a Milano il ristorante imperdibile è proprio lo Shambala, il ristorante che unisce cucina Thailandese e VietnamitaLa sua particolarità? Un menu dedicato alla cucina orientale ecco com’è e perché è da segnare in agenda!

Per i lama tibetani Shambala significa “Fonte della felicità”; una fonte che si trova in un punto imprecisato dell’Asia Centrale. Secondo l’antica dottrina tibetana, questo regno appartiene ad un’altra  dimensione, parallela alla nostra, capace di influenzare, in ogni momento, gli avvenimenti del nostro mondo profano. Si racconta che chi vi giunge non possa più tornare indietro per non divulgare la sua esatta ubicazione.

A cena da Shambala, ristorante fusion a Milano

Già la location fa parlare di sè …e poi il menu è sorprendente

Sergio Vezzoni sa che cosa è la ristorazione. Il padre è stato il mitico titolare del Poilerou.”Ho deciso nel 1998 di aprire un locale che all’epoca era una grande novità – racconta Sergio Vezzoni – una novità che si è perfezionata con il passare del tempo. Abbiamo contribuito a fare conoscere la cucina asiatica a Milano. Ospitiamo i nostri clienti in tre differenti sale caratterizzate anche da diversi tipi di sedute e ambientazioni. Ognuno trova la location che più gli si addice”.

La location, nella periferia sud di Milano, è wow, a dir poco magica, sicuramente d’effetto e dai chiari riferimenti alla cultura orientale. Impossibile non rimanere affascinati dal giardino asiatico dalla pavimentazione in legno, circondato da salici contorti, canapa, piante di bambu e una fontana con carpe e dall’illuminazione soffusa e con un sottofondo di musica ambient.

Il suo fascino è capace di accendere l’immaginazione tanto quanto il menu dove, tra i Cha gio, involtini fritti di polpa di granchio serviti con lattuga, coriandolo, menta fresca e salsa di tamarindo e il Pad Thai, il classico piatto di noodles di riso saltati in padella con uova, verdure e arachidi, nelle versioni di pesce, pollo o vegetariana, rimani incantato. Una cornice ideale per una serata speciale.

Curiosi di sapere che cosa ho assaggiato e gradito?

Shambala è una locanda asiatica fusion in cui le ricette della tradizione vietnamita e thailandese sono reinterpretate con estrema bravura dallo chef Chandana Udesh. Spiccano piatti come l’Ebi hotate su, un carpaccio di scampi e capesante con uova di pesce volante in salsa ponzu e alghe wakame; il Kaeng kung, una zuppa di gamberi in latte di cocco, galanga e curry rosso con verdure; lo spettacolare Khao phad sap lot, riso fritto con ananas e gamberoni in tempura; il Ped nga ma khaam, petto d’anatra grigliato servito con soutè di germogli di soia e funghi shiitake in salsa di tamarindo e sesamo tostato e il Plad raad prick, un’orata intera fritta croccante coperta con una salsa piccante dolce a base di zucchero di palma, peperoncini e aglio.

a cena da Shambala, ristorante fusion dove si bevono ottimi cocktatl

A tavola assapori un melting pot di sapori che ti portano in Thailandia e in Vietnam e ti fanno conoscere una cucina e una cultura affascinante. Una menzione meritano i cocktail che possono accompagnare la cena. La sottoscritta li ha molto graditi!

Senza sottovalutare i dolci davvero sfiziosi come la Cheese cake alla maracuja o la Semisfera al cioccolato con panna e frutti di bosco, prima di concedersi un ultimo cocktail o del liquore giapponese Takarà.

Shambala

Via Ripamonti 337

20141 – Milano

Tel. 02.5520194

Sempre aperto la sera e per il brunch

Orari cucina: 20-23.30

Prezzo medio 50€

Carte di credito: tutte

Animali: Si

Coperti: 150 interni e 150 esterni

www.shambalamilano.it

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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