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Panettone sospeso: la Milano solidale non dimentica Natale

Dal 7 al 22 dicembre, in 15 pasticcerie del capoluogo lombardo, si potrà acquistare un panettone che verrà donato a Casa Jannacci e alla rete Milano Aiuta

Milano conferma di essere una città solidale: torna il panettone solidale. D’altra parte che Natale è senza panettone? Dal 7 al 22 dicembre in quindici pasticcerie milanesi si potrà lasciare un panettone già pagato che poi sarà donato a chi nella vita non è stato baciato dalla fortuna.

Dove acquistare il panettone sospeso

  • Alvin’s (via Melchiorre Gioia 141)
  • Cake l’Hub – I Dolci del Paradiso (via Luigi Mengoni 3)
  • Davide Longoni (via Gerolamo Tiraboschi 19, Via Fratelli Bronzetti 2 e Mercato del Suffragio – piazza Santa Maria del Suffragio)
  • Gelsomina (via Carlo Tenca 5 e via Fiamma 2)
  • Giacomo (via Pasquale Sottocorno 5)
  • Marlà (corso Lodi 15)
  • Martesana (via Card.G. Cagliero 14, piazza Sant’Agostino 7 e via Paolo Sarpi 62)
  • Massimo 1970 (via Giuseppe Ripamonti 5)
  • Moriondo (via Marghera 10)
  • Panettone Cracco Pasticceria (Galleria Vittorio Emanuele II)
  • San Gregorio (via San Gregorio 1)
  • Ungaro (via Ronchi 39)
  • Vergani (corso di Porta Romana 51 e via Mercadante 17)
  • Baunilla (piazza Alvar Aalto)
  • Polenghi Angelo (Via Alfonso Lamarmora, 31).

Per ogni panettone acquistato ogni pasticceria ne offre un altro, raddoppiando la donazione. Si può anche contribuire con una donazione sul sito panettonesospeso.org: quanto raccolto verrà poi usato per comprare altri panettoni.

L’iniziativa, con il patrocinio del Comune di Milano, è stata ideata dall’Associazione Panettone Sospeso, che destinerà la raccolta a Casa Jannacci, la Casa dell’Accoglienza in Viale Ortles che offre assistenza ai senza fissa dimora, e a Milano Aiuta, che è la rete di solidarietà creata dal Comune di Milano per sostenere i cittadini e le famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza da Covid-19. Lo scorso anno, anno in cui prese avvio il progetto, l’associazione ha raccolto 1644 panettoni. 

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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