Ho un’amica che se deve mangiare in stazione si dispera. Penso a lei mentre vado a un pranzo organizzato per farci conoscere il nuovo Mozzarella Bar della catena Obicà aperto nella Stazione Centrale di Milano. Il locale si trova al Primo Piano Fronte Binario, un luogo dal “sapore cinematografico”, dove si può godere della vista sui binari e sull’affascinante struttura in ferro della stazione. Ci si trova in un posto dove domina la frenesia, ma nello stesso tempo si avverte la sensazione di essere sospesi in un’atmosfera senza tempo, dominata da un silenzio surreale. Il personale appare subito all’altezza: gentile, veloce, capace di spiegarti il menù e di darti buoni suggerimenti.
“Prestiamo molta attenzione alla selezione e alla formazione del personale di sala. Collaboriamo con alcune Scuole Alberghiere- ci racconta Davide di Lorenzo, CEO di Obicà- valutiamo con attenzione i curricula, organizziamo training interni e ci avvaliamo della capacità di selezione dei manager che dirigono i nostri locali. All’estero il 70% del nostro personale è italiano”. Il menù è la celebrazione del Made in Italy. Non solo mozzarella di bufala DOP da scegliere nella versione delicata, intensa o affumicata, ma anche salumi, pizza lasciata lievitare per 48 ore, insalate, panini farciti con materie prime di altissima qualità e i piattini Food to Share creati dallo chef Alessandro Borghese. ” Con Alessandro non è stata una semplice collaborazione, è stato un vero incontro, la condivisione del medesimo modo di intendere la cucina. Mixando le nostre competenze abbiamo creato l’idea del Food to Share, ovvero della gioia di intendere il pranzo o la cena come un momento informale, conviviale unito all’esperienza di assaggiare eccellenze made in Italy. Con Borghese condividiamo l’italianità, con un occhio di riguardo a cogliere e a comprendere ciò che accade nel mondo”. Alessandro ha creato in esclusiva per il Mozzarella Bar una nuova selezione di piattini, perfetti da condividere con gli amici. Il “telecuoco” cura anche lo Speciale del mese di Obicà, un piatto fuori menù che valorizza un ingrediente. Obicà ha un cooking style preciso, un nuovo modo di proporre il pranzo o la cena: non più primo, secondo e dolce, ma tanti assaggi da condividere in modo conviviale con amici o famigliari.
Storia di Obicà, un Mozzarella Bar che è un nuovo cooking style
Colgo l’occasione per farmi spiegare come è nata Obicà. Partiamo dal nome. Tutti sanno che cosa significa? Non credo: “Che cosa vuol dire Obicà? “Eccolo qua”, per indicare qualcosa di sorprendente” – ci racconta Davide di Lorenzo. Il primo Obicà Mozzarella Bar -definito dal New York Times il primo locale dedicato alla mozzarella- nasce a Roma nel maggio 2004, da un’idea del suo fondatore Silvio Ursini. Dal 2004, Obicà ha aperto ristoranti in Europa, Stati Uniti e Giappone, per un totale di 23 ristoranti nelle principali città italiane e mondiali: da Milano a Palermo, da Londra a Los Angeles, fino a Tokyo. “Nel 2018 -continua Davide di Lorenzo- ci piacerebbe aprire nuovi 10 locali, mantenendo la filosofia che ci contraddistingue dalle origini: la proposta dell’autenticità, della freschezza e della genuinità dei prodotti. Sono questi i punti di forza che hanno reso Obicà un riferimento per gli amanti dei sapori italiani sia nel nostro Paese sia in molte metropoli: da New York a Tokio, da Londra a Dubai. Vincente è la scelta di utilizzare esclusivamente prodotti provenienti direttamente dal luogo di produzione. Questo ci consente di selezionare le eccellenze gastronomiche italiane, che ci hanno permesso di diventare ambasciatori del Made in Italy nel mondo”.
E a Milano il Brunch Mix
Ogni domenica dalle 12 alle 15 Obicà Brera, in via Mercato 28, propone il Brunch Mix servito al tavolo, diversamente dai classici a buffet. Due i menù: Classic e Premium, con diverse combinazioni a seconda delle preferenze. É anche possibile ordinare à la carte. I menù sono curati da Alessandro Borghese. Cooking style? Direi proprio di sì.
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