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Amore, musei, ispirazioni: il Museo dell’innocenza di Orhan Pamuk a Milano

Il Museo dell’ innocenza del premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk è arrivato al Museo Bagatti Valsecchi con una mostra internazionale che porta da Istanbul a Milano la celebre storia d’amore di Kemal e Füsun, protagonisti del romanzo omonimo edito in Italia da Einaudi. Fino al 24 giugno 2018 sono esposte presso la casa museo di via Gesù ventinove vetrine dove immagini e oggetti dalla forte capacità evocativa raccontano la storia dei due protagonisti, facendo affiorare al tempo stesso la suggestiva atmosfera di Istanbul degli anni Settanta e Ottanta. Il percorso è arricchito da istallazioni video in cui è la voce dello stesso Orhan Pamuk a narrare il senso della sua straordinaria operazione museale e a illustrarne  il forte legame con il Museo Bagatti Valsecchi.

il Museo dell'innocenza di Orhan Pamuk a Milano

Il museo dell’innocenza viene inaugurato nel 2012 a Istanbul, e due anni dopo gli viene conferito l’European Museum of the Year Award: l’idea alla base di questo Museo, che prende corpo contestualmente al romanzo omonimo, è quella di tradurre visivamente l’amore di Kemal per la bella cugina Füsun attraverso una serie di vetrine una per ogni capitolo del libro affollate di oggetti. A Milano le vetrine dialogano con gli ambienti della casa museo, dando vita a un museo nel museo. Quando la memoria serve per costruire un’identità!

Informazioni
Amore, musei, ispirazione. Il Museo dell’innocenza di Orhan Pamuk a Milano
A cura di Lucia Pini e Laura Lombardi
Museo Bagatti Valsecchi, Via Gesù 5 – Milano
19 gennaio – 24 giugno 2018
Da martedì a domenica, 13 – 17.45 (chiuso tutti i lunedì, 1, 2 e 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno)
Ingresso: intero 9 euro, ridotto 6 euro
museobagattivalsecchi.org

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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