Plastic free è il lieto motive 2019. E tutto ciò non poteva non coinvolgere anche il mondo della mixology. Se già da anni ci si interrogava sulla necessità della cannuccia e se fosse corretto utilizzarne due, ora ci si domanda come rispondere all’esigenza green del rifiuto della plastica.
Prima considerazione: per bere un cocktail le cannucce non sono indispensabili. Seconda considerazione: entro il 2021 la plastica monouso sarà vietata in Europa.
Ecco allora imporsi la moda della cannuccia d carta. Ma non sembra essere davvero ecologica. McDonald’s, che dal 2018 ha sostituito la plastica con cannucce eco-friendly, ha dovuto ammettere di non riuscire a riciclarle interamente i nuovi prodotti.
Nel mondo della mixology si è preferito ripiegare sulle cannucce di pasta, tentativo low-cost ed eco-friendly ma non adatto ai celiaci. Altra strada le cannucce in metallo o in vetro temperato.
Si è andati oltre proponendo cannucce commestibili, realizzate a base di farina di riso e di mais, con il vantaggio di essere gluten-free e biodegradabili.
Finalmente si era pensato di avere risolto il problema. Ebbene non è proprio così. Superato il problema ambientale, si è incorsi in quello dei 5 sensi.
Ma le cannucce nei cocktail servono o solo solo inutili orpelli? Ed è poi vero che il barmam assaggi il cocktail prelevandone. un paio di gocce tramite cannuccia per poi buttarlla?
Che dire? Io l’ho assaggiato un cocktail con cannuccia di mais. Un triste esperimento. Il gin sembrava essere stato bollito in una pentola destinata alla cottura di pasta. Forse meglio rinunciare alla cannuccia, che fare a meno di quella piacevole sensazione regalata da un ottimo cocktail!
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