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Perchè la lenticchia di Onano è davvero speciale (+ricetta)

La lenticchia può essere davvero buona. Basta saperla scegliere. É uno di quei cibi voluttuosi che, oltre ad essere golosi, fanno bene anche alla salute. La lenticchia di Onano, la lenticchia dei Papi, non ha rivali in quanto a goduria.

 

La lenticchia di Onano, che non ha rivali nella categoria dei cibi buoni e sani, è prodotta in un piccolo centro del viterbese, in quel Lazio, lontano dal mare, ma che merita una visita se ami l’autentico entroterra Made in Italy. Riconosciuta come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani da Slow Food, è diventata famosa in tutto il mondo. Giulio Andreotti, nel libro La sciarada di Papa Mastai, sostiene addirittura che papa Pio IX, dopo la perdita del potere temporale, si sia consolato con un piatto di lenticchie di Onano donate dal cardinale Prospero Caterini.

La lenticchia di Onano: perchè sceglierla e come cucinarla

Coltivata in piccoli appezzamenti di terreno, si distingue dalle altre specie per il suo sapore particolare che la rende piacevole al palato. Ma anche per forma e colore. In particolare il colore è simile a quello del piombo. La forma è rotondeggiante, un poco più grande della lenticchia di Castelluccio e più piccola della turca. Nasceva come piatto povero, destinato agli uomini che lavoravano nei campi per garantire l’energia sufficiente per sopportare un lavoro duro. Oggi le abitudini alimentari e fisiche sono cambiate e così la lenticchia di Onano è diventata protagonista di tanti piatti più elaborati.

Il modo migliore per mangiare le lenticchie di Onano è accompagnarle al pane sciocco, il tipico pane toscano privo di sale. Noi, dando ragione a papa Pio IX, che le amava cucinate in modo semplice, vi regaliamo la ricetta della zuppa di lenticchie di Onano, vera goduria per il palato.

Zuppa di lenticchie di Onano

Ingredienti

400 g Lenticchie di Onano

500 g Pomodori pelati

Sedano

Aglio rosso di Proceno

Pane raffermo

Sale

Pepe

Olio extra vergine di oliva

Brodo

Procedimento

Fare il soffritto cin olio, aglio e pomodoro passato. Aggiungere qualche foglia di sedano a pezzi, le lenticchie, sale, pepe e brodo. Aggiungere durante la cottura del brodo se serve. Ultimata la cottura, regolare di sale e sistemare nei piatti di portata fette di pane. Aggiungere la zuppa calda.

 

 

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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