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Gand: il paradiso veggie

Gand, cittadina universitaria delle Fiandre, la terza più popolosa del Belgio, vanta un record: la più alta concentrazione di ristoranti vegani. La prima volta che lo abbiamo letto non ci credevamo. In un paese come il Belgio, amante della carne, i ristoranti vegetariani sono ben 13, ovvero uno su 19 mila abitanti. Altra sorpresa non si tratta di proposte gourmet, ma di ristoranti per tutte le tasche, spesso fast food per studenti. Il più delle volte aperti solo a pranzo. Qui il rifiuto della carne è diventato uno stile di vita. Così il giovedì si festeggia il veggie day, che prevede che nei luoghi pubblici si servano solo piatti vegetariani. Molti ristoranti si sono adeguati e hanno trasformato quelli che una volta erano piatti tristi in proposte gustose e colorate. Per evitare battaglie ideologiche si promuovono i piatti vegetariani con l’espressione plant based.

Gand: entrare in un mondo nuovo

Ma come è avvenuto che una cittadina come Gand si sia trasformata nel paradiso veggie? Lo si deve a uno studente universitario, Tobias Leenaert, alla sua idea di fondare l’associazione Eva (Ethical Vegetarian Alternative), dopo aver fatto un viaggio in Usa con degli attivisti animalisti. Lo scopo? Spiegare il legame tra consumo di carne e impoverimento del Pianeta. L’Assessore alla Salute e all’Ambiente di Gand si convince e decreta il Thursday Veggie Day. La giunta socialista-verde di Gand decide di lanciare un ambizioso programma: promuovere una filiera corta, favorire il consumo di cibi sostenibili, creare valore sociale intorno al cibo e ridurre gli sprechi. Dalla parole ai fatti: si decide di favorire la crescita di orti urbani, concedendo spazi e fornendo attrezzi agricoli. Non solo: se ciò che è coltivato è in eccesso, viene distribuito a mense, a organizzazioni umanitarie, ottenendo un gettone da spendere nei negozi. La politica adottata dal comune sembra dare buoni frutti, tanto che si pensa di istituire presto un secondo veggie day. A Gand non si scherza: si vuole recuperare il vero significato del cibo. Voi lo conoscete? Noi ve lo ricordiamo: riconnettersi con noi stessi, gli altri e l’ambiente.

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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