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Foglie di banano: la risposta green alla plastica

La battaglia contro la plastica è solo agli inizi. Nessuno ha più dubbi: inquina i nostri mari e dunque la catena alimentare. La ricerca per trovare validi sostituti avanza. Così in Thailandia e in Vietnam la catena dei supermercati Rimping propone sacchetti fatti con le foglie di banano al posto di quelli di plastica, raggiungendo l’impatto zero. L’iniziativa ha avuto così successo tanto da essere condivisa sui social, ottenendo in 48 ore circa 12.000 condivisioni. In realtà le foglie di banano sono già utilizzate per produrre contenuti per alimenti, soprattutto la carne, ma è la prima volta che entrano in un supermercato sotto forma di busta per la spesa.

Lo scorso dicembre, la UE ha deciso di limitare gli oggetti monouso in plastica; dal 2021 saranno vietati posate e piatti, cannucce, contenitori per alimenti e cotton fioc; per altri tipologie di plastica è stato imposto un quantitativo di materiale riciclato da contenere.

Sono molti gli studi per sostituire la plastica con le foglie degli alberi, non solo il banano. Il loro vantaggio è di essere biodegradabili: idee green che potrebbero rivoluzionare i nostri stili di vita. Per quanto riguarda i paesi asiatici si tratta del recupero di antiche usanze dei mercati rurali per avvolgere quello che era uno street food dei poveri. Oltre alle foglie di banano erano usate le foglie di loto per la loro resistenza all’acqua e al calore. Tali foglie erano usate anche per legare le verdure. Un’altra sperimentazione per produrre sacchetti free-plastica è la farina di mais.

Importante è che una coscienza green si stia imponendo in un paese come il Vietnam, il quarto al mondo ad inquinare il mare con la plastica. Butta 2500 tonnellate di plastica al giorno, essendo come tanti altri paesi asiatici, la discarica dell’ America! Il tentativo del Vietnam di superare la plastica? Una good news! Aspettiamo l’Europa! Ricordiamo che è di questi giorni la notizia che i sacchetti spacciati per biodegradabili non lo sono affatto!!!

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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